Il quadro qui presentato evidenzia l’esistenza di un associazionismo in fermento e vibrante, con molti nuovi soggetti nati negli ultimi dieci anni. Si tratta di soggetti composti da volontari molto attivi, i quali dedicano un impegno intenso alla causa del proprio gruppo, vedendolo come utile anzitutto socialmente e spesso con un orientamento propositivo verso l’azione politica. Sono realtà della società civile locale che sanno usare le tecnologie digitali e ne sfruttano le potenzialità sebbene non le sostituiscano alla relazione in presenza e alla convivialità, ancora centrali nel motivare l’impegno associativo. Questi gruppi però vorrebbero maggiori chance di fare rete, di collaborare con altri, di legarsi a reti orizzontali e sovente anche di sviluppare relazioni collaborative con le istituzioni locali. Un desiderio che però evidenzia la mancanza o la debolezza, allo stato attuale, di queste dimensioni. In questo senso si intravede lo scenario di un associazionismo che va polarizzandosi rispetto al Terzo settore più imprenditoriale, che professionalizzandosi e potendo contare su un ambiente istituzionale ed economico molto più propenso a fare ricorso ai suoi servizi, riesce a investire maggiormente nei legami orizzontali, spesso di tipo consortile, e in quelli verticali con le istituzioni.
Polizzi, E., Donati, F. (2024). La varietà organizzativa delle associazioni tra polarizzazioni e sinergie. In Il mosaico scomposto della società civile. Convegno Iref ACLI - Book of Abstracts (pp.71-79). Roma : Iref.
La varietà organizzativa delle associazioni tra polarizzazioni e sinergie
Polizzi, EM;Donati, F
2024
Abstract
Il quadro qui presentato evidenzia l’esistenza di un associazionismo in fermento e vibrante, con molti nuovi soggetti nati negli ultimi dieci anni. Si tratta di soggetti composti da volontari molto attivi, i quali dedicano un impegno intenso alla causa del proprio gruppo, vedendolo come utile anzitutto socialmente e spesso con un orientamento propositivo verso l’azione politica. Sono realtà della società civile locale che sanno usare le tecnologie digitali e ne sfruttano le potenzialità sebbene non le sostituiscano alla relazione in presenza e alla convivialità, ancora centrali nel motivare l’impegno associativo. Questi gruppi però vorrebbero maggiori chance di fare rete, di collaborare con altri, di legarsi a reti orizzontali e sovente anche di sviluppare relazioni collaborative con le istituzioni locali. Un desiderio che però evidenzia la mancanza o la debolezza, allo stato attuale, di queste dimensioni. In questo senso si intravede lo scenario di un associazionismo che va polarizzandosi rispetto al Terzo settore più imprenditoriale, che professionalizzandosi e potendo contare su un ambiente istituzionale ed economico molto più propenso a fare ricorso ai suoi servizi, riesce a investire maggiormente nei legami orizzontali, spesso di tipo consortile, e in quelli verticali con le istituzioni.File | Dimensione | Formato | |
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