BIO2BIO è un progetto che rientra nell’ambito del Centro Nazionale di Ricerca per le tecnologie dell’Agricoltura-AGRITECH finanziato nell’ambito degli investimenti previsti dal PNRR. Il progetto è coordinato dall’Università di Milano- Bicocca in partenariato con l’Università degli studi di Brescia e aziende private come BioC-CheM Solutions S.r.l., Petroltecnica S.p.a. e Biontek robotic S.r.l. L’obiettivo di AGRITECH è quello di ottimizzare le risorse primarie e sviluppare soluzione scientifico-tecnologiche per migliorare la produzione di cibo attraverso la ricerca in diversi ambiti strategici, tra cui quello dello Spoke 8, di cui l’Università degli Studi di Milano è leader e di cui questo studio fa parte, che prevede l’attuazione di nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti. In questo senso, il progetto BIO2BIO vuole affrontare il problema delle biomasse di seconda generazione prodotte da attività agricole tramite la loro valorizzazione ottenendo due diversi prodotti da utilizzare nel biorisanamento di suoli contaminati da idrocarburi: il biochar e i biosurfattanti. L’efficienza di questi due prodotti in interventi di Biorisanamento è consolidata nella loro applicazione individuale, tuttavia, ci sono pochi lavori che studino l’implementazione in questo campo di un Biochar modificato con i surfattanti. Il progetto non solo ha come obiettivo quello di conseguire un TRL 7 che implica che l’efficacia del prototipo Biosurfactant-modified Biochar sia dimostrata a scala operativa, ma si propone anche di indagare la sostenibilità, circolarità e fattibilità di questa strategia di intervento tramite valutazioni di impatto ambientale ed economico. Questo sarà fatto anche tramite l’implementazione di una sensoristica ingegnerizzata appositamente per il monitoraggio delle condizioni operative.
Rosatelli, A., Beltrametti, F., Bava, A., Battaglia, F., Mendola, M., Passaro, F., et al. (2025). BIO2BIO: Soluzioni innovative per il Biorisanamento con Biochar potenziato da Biosurfattanti. In SiCon 2025 Workshop su: Siti Contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento (pp.251-259). Edizioni CSISA-Centro Studi di Ingegneria Sanitaria Ambientale.
BIO2BIO: Soluzioni innovative per il Biorisanamento con Biochar potenziato da Biosurfattanti
Rosatelli, A
Primo
;Beltrametti, F;Franzetti A
2025
Abstract
BIO2BIO è un progetto che rientra nell’ambito del Centro Nazionale di Ricerca per le tecnologie dell’Agricoltura-AGRITECH finanziato nell’ambito degli investimenti previsti dal PNRR. Il progetto è coordinato dall’Università di Milano- Bicocca in partenariato con l’Università degli studi di Brescia e aziende private come BioC-CheM Solutions S.r.l., Petroltecnica S.p.a. e Biontek robotic S.r.l. L’obiettivo di AGRITECH è quello di ottimizzare le risorse primarie e sviluppare soluzione scientifico-tecnologiche per migliorare la produzione di cibo attraverso la ricerca in diversi ambiti strategici, tra cui quello dello Spoke 8, di cui l’Università degli Studi di Milano è leader e di cui questo studio fa parte, che prevede l’attuazione di nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti. In questo senso, il progetto BIO2BIO vuole affrontare il problema delle biomasse di seconda generazione prodotte da attività agricole tramite la loro valorizzazione ottenendo due diversi prodotti da utilizzare nel biorisanamento di suoli contaminati da idrocarburi: il biochar e i biosurfattanti. L’efficienza di questi due prodotti in interventi di Biorisanamento è consolidata nella loro applicazione individuale, tuttavia, ci sono pochi lavori che studino l’implementazione in questo campo di un Biochar modificato con i surfattanti. Il progetto non solo ha come obiettivo quello di conseguire un TRL 7 che implica che l’efficacia del prototipo Biosurfactant-modified Biochar sia dimostrata a scala operativa, ma si propone anche di indagare la sostenibilità, circolarità e fattibilità di questa strategia di intervento tramite valutazioni di impatto ambientale ed economico. Questo sarà fatto anche tramite l’implementazione di una sensoristica ingegnerizzata appositamente per il monitoraggio delle condizioni operative.File | Dimensione | Formato | |
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