La sentenza in commento offre molteplici spunti di riflessione quanto all’inesauribile tematica della successione di norme processuali nel tempo. Tuttavia, nel ragionamento esposto dalle Sezioni unite sembrano sussistere alcune criticità a fronte delle quali il principio di diritto enucleato non appare pienamente condivisibile. Si propone, quindi, una rimeditazione della questione alla luce dell’applicazione del canone tempus regit actum e della speciale funzione di garanzia che connota le norme poste a presidio del procedimento di intercettazione.
Schiavone, S. (2025). Le Sezioni Unite sull’applicabilità ratione temporis dell’art. 270 c.p.p. ai procedimenti originari. La proposta di una ricostruzione alternativa. DIRITTO PENALE E PROCESSO(2/2025), 193-199.
Le Sezioni Unite sull’applicabilità ratione temporis dell’art. 270 c.p.p. ai procedimenti originari. La proposta di una ricostruzione alternativa
Schiavone, S
2025
Abstract
La sentenza in commento offre molteplici spunti di riflessione quanto all’inesauribile tematica della successione di norme processuali nel tempo. Tuttavia, nel ragionamento esposto dalle Sezioni unite sembrano sussistere alcune criticità a fronte delle quali il principio di diritto enucleato non appare pienamente condivisibile. Si propone, quindi, una rimeditazione della questione alla luce dell’applicazione del canone tempus regit actum e della speciale funzione di garanzia che connota le norme poste a presidio del procedimento di intercettazione.| File | Dimensione | Formato | |
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