Con l’emanazione del D. Lgls 194 del 2005, con il quale viene recepita la direttiva 2002/49/CE, si è dato avvio anche in Italia alla mappatura acustica strategica degli ag-glomerati (13 identificati sopra i 250.000 abitanti), delle principali infrastrutture di tra-sporto (strade e ferrovie con più di 6 milioni di veicoli e 60.000 convogli annui), e dei grandi aeroporti (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Bologna, Roma Ciampino, Catania, Napoli, Bergamo). In questi sei anni poco ancora è stato fatto per adempiere agli obblighi della direttiva, poche le mappe ultimate entro i termini (il 30-6-2007 per la prima fase), ancor meno i corrispondenti piani di azione (entro il Luglio 2008). Inoltre, entro giugno 2012 dovrebbe essere concluso anche il secondo step di mappature relativo alle infrastrutture e agglomerati di media grandezza (agglomerati con oltre 100.000 abitanti e strade e ferrovie, con più di 3 milioni di veicoli e 30.000 convogli annui). Al di là di una mera denuncia delle carenze e delle possibili infrazioni comunitarie, è evidente che ad oggi sono scarse le esperienze di mappatura in Italia e in particolare quelle relative agli agglomerati. Considerate le prossime scadenze si è ritenuto importante fare il punto in questo lavoro sulle procedure seguite, le criticità mag-giormente riscontrate e ciò di buono che è stato fatto, per stimolare soluzioni efficaci e procedure comuni.
Licitra, G., Ascari, E., Casini, D., Verdolini, T., Fogola, J., Garai, M., et al. (2011). La mappatura acustica strategica in Italia tra criticità e soluzioni. In La mappatura acustica strategica degli agglomerati urbani nel secondo ciclo di attuazione della Direttiva Europea 2002/49/CE (GAA/17).
La mappatura acustica strategica in Italia tra criticità e soluzioni
ZAMBON, GIOVANNI
2011
Abstract
Con l’emanazione del D. Lgls 194 del 2005, con il quale viene recepita la direttiva 2002/49/CE, si è dato avvio anche in Italia alla mappatura acustica strategica degli ag-glomerati (13 identificati sopra i 250.000 abitanti), delle principali infrastrutture di tra-sporto (strade e ferrovie con più di 6 milioni di veicoli e 60.000 convogli annui), e dei grandi aeroporti (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Bologna, Roma Ciampino, Catania, Napoli, Bergamo). In questi sei anni poco ancora è stato fatto per adempiere agli obblighi della direttiva, poche le mappe ultimate entro i termini (il 30-6-2007 per la prima fase), ancor meno i corrispondenti piani di azione (entro il Luglio 2008). Inoltre, entro giugno 2012 dovrebbe essere concluso anche il secondo step di mappature relativo alle infrastrutture e agglomerati di media grandezza (agglomerati con oltre 100.000 abitanti e strade e ferrovie, con più di 3 milioni di veicoli e 30.000 convogli annui). Al di là di una mera denuncia delle carenze e delle possibili infrazioni comunitarie, è evidente che ad oggi sono scarse le esperienze di mappatura in Italia e in particolare quelle relative agli agglomerati. Considerate le prossime scadenze si è ritenuto importante fare il punto in questo lavoro sulle procedure seguite, le criticità mag-giormente riscontrate e ciò di buono che è stato fatto, per stimolare soluzioni efficaci e procedure comuni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.