Decolonialising Fridays for Future

Fridays for Future (FFF) was born as a Northern, middle-class, youth and white movement with initial positions close to scientism. With time, it expanded to the Global South whose activists has pushed for a radical internal decolonialisation. This contribution highlights the most salient aspects of this process through a qualitative analysis of the movement’s social media, some newspaper articles and participant observation of key events. Thanks to this process of decolonialization the movement is putting at the centre the internal redistribution of power, resources and visibility, the link between capitalism, colonialism and climate crisis, intersectionality and the need for a decolonialised ecological transition.

Fridays for Future (FFF) nasce come movimento nord-centrico, di classe media, giovanile e bianco, con posizioni iniziali vicine allo scientismo. Con il tempo, si è espanso al Sud Globale i cui attivisti si sono battuti per una radicale decolonizzazione interna. Questo contributo mette in luce gli aspetti più salienti di questo processo attraverso un’analisi qualitativa dei social media del movimento, di alcuni articoli di giornale e l’osservazione partecipante di eventi chiave. Grazie a questo processo di decolonializzazione il movimento sta mettendo al centro la ridistribuzione interna di potere, risorse e visibilità, il collegamento tra capitalismo, colonialismo e crisi climatica, l’intersezionalità nonché la necessità di una transizione ecologica decolonializzata.