Il contributo si focalizza sull'intreccio tra educazione e narrazione,evidenziando le diverse possibilità dell'aver cura riconoscibili proprio in base a questo intreccio. Utilizzando come esempio la famosa vicenda del Sauvage dell'Aveyron, il saggio mostra come ogni scelta o pratica educativa sia abitata da una o più "narrazioni", intese come insiemi di trame di significati e di visioni del mondo latenti e non sempre consapevoli che orientano la percezione individuale, la possibilità di costruire sapere, e, quindi, le pratiche stesse. In particolare, il saggio evidenzia la compresenza, nelle pratiche educative, di due grandi tipologie di narrazioni: una orientata alla diagnosi e una orientata all'etica della cura. La vicenda del Sauvage, letta alla luce della compresenza di queste narrazioni, permette di focalizzare tre questioni pedagogiche: le condizioni che soggiacciono alla possibilità di innovare le pratiche educative come strettamente correlate alle narrazioni sottese ad esse; la problematicità degli effetti delle pratiche educative in quanto risultante di più dimensioni, evidenti e latenti, in gioco; l'esigenza di promuovere consapevolezza sulla trama di narrazioni che abitano le pratiche educative.
Palmieri, C. (2014). Aver cura dell'esistenza tra educazione e narrazione. In M.D. Castiglioni (a cura di), Narrazione e cura (pp. 121-131). Milano : Mimesis.
Aver cura dell'esistenza tra educazione e narrazione
PALMIERI, CRISTINA
2014
Abstract
Il contributo si focalizza sull'intreccio tra educazione e narrazione,evidenziando le diverse possibilità dell'aver cura riconoscibili proprio in base a questo intreccio. Utilizzando come esempio la famosa vicenda del Sauvage dell'Aveyron, il saggio mostra come ogni scelta o pratica educativa sia abitata da una o più "narrazioni", intese come insiemi di trame di significati e di visioni del mondo latenti e non sempre consapevoli che orientano la percezione individuale, la possibilità di costruire sapere, e, quindi, le pratiche stesse. In particolare, il saggio evidenzia la compresenza, nelle pratiche educative, di due grandi tipologie di narrazioni: una orientata alla diagnosi e una orientata all'etica della cura. La vicenda del Sauvage, letta alla luce della compresenza di queste narrazioni, permette di focalizzare tre questioni pedagogiche: le condizioni che soggiacciono alla possibilità di innovare le pratiche educative come strettamente correlate alle narrazioni sottese ad esse; la problematicità degli effetti delle pratiche educative in quanto risultante di più dimensioni, evidenti e latenti, in gioco; l'esigenza di promuovere consapevolezza sulla trama di narrazioni che abitano le pratiche educative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.