Le pratiche comunitarie e le conoscenze locali hanno contribuito, nel corso dei secoli, al mantenimento della diversità biologica delle isole maldiviane. Di recente, per la crescente dipendenza da prodotti importati si assiste alla riduzione dell’agro-biodiversità locale. Allo stesso tempo, specifiche competenze tradizionali e saperi locali rischiano di scomparire con le generazioni più anziane. Presentiamo qui il caso di studio della produzione, esclusivamente femminile, di stuoie decorative (thundu kunaa) nell’atollo meridionale di Huvadhoo che collega la conservazione di uno specifico ecosistema palustre a una pratica artigianale, tramandata di generazione in generazione. Solo in qualche isola ormai la coltivazione dei giunchi (hau), la produzione dei coloranti naturali e la tessitura delle stuoie è ancora praticata da poche donne anziane. Cambiamento è la parola chiave per interpretare l’evoluzione politica, economica e sociale delle Maldive negli ultimi decenni. In un sistema economico oggi trainato essenzialmente dal turismo, si va affermando l’esigenza di tutelare il patrimonio ambientale e culturale del Paese. Direttive nazionali e cooperative locali tentano di individuare nei resorts e nelle guest houses una nicchia di mercato per i prodotti artigianali. La sfida è se la commercializzazione dell’artigianato per il turismo, nel nome della sostenibilità, potrà contribuire alla tutela della biodiversità, nel rapido processo di trasformazione del Paese.

SCHMIDT MULLER DI FRIEDBERG, M. (2023). Heritage e biodiversità alle Maldive tra scomparsa e commercializzazione nel nome del turismo sostenibile. I thundu kunaa (stuoie artigianali) dell’atollo di Huvadhoo. GEOTEMA(67), 66-76.

Heritage e biodiversità alle Maldive tra scomparsa e commercializzazione nel nome del turismo sostenibile. I thundu kunaa (stuoie artigianali) dell’atollo di Huvadhoo

Marcella Schmidt di Friedberg
2023

Abstract

Le pratiche comunitarie e le conoscenze locali hanno contribuito, nel corso dei secoli, al mantenimento della diversità biologica delle isole maldiviane. Di recente, per la crescente dipendenza da prodotti importati si assiste alla riduzione dell’agro-biodiversità locale. Allo stesso tempo, specifiche competenze tradizionali e saperi locali rischiano di scomparire con le generazioni più anziane. Presentiamo qui il caso di studio della produzione, esclusivamente femminile, di stuoie decorative (thundu kunaa) nell’atollo meridionale di Huvadhoo che collega la conservazione di uno specifico ecosistema palustre a una pratica artigianale, tramandata di generazione in generazione. Solo in qualche isola ormai la coltivazione dei giunchi (hau), la produzione dei coloranti naturali e la tessitura delle stuoie è ancora praticata da poche donne anziane. Cambiamento è la parola chiave per interpretare l’evoluzione politica, economica e sociale delle Maldive negli ultimi decenni. In un sistema economico oggi trainato essenzialmente dal turismo, si va affermando l’esigenza di tutelare il patrimonio ambientale e culturale del Paese. Direttive nazionali e cooperative locali tentano di individuare nei resorts e nelle guest houses una nicchia di mercato per i prodotti artigianali. La sfida è se la commercializzazione dell’artigianato per il turismo, nel nome della sostenibilità, potrà contribuire alla tutela della biodiversità, nel rapido processo di trasformazione del Paese.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
heritage, biodiversità, cambiamento, turismo, commercializzazione
Italian
2023
67
66
76
open
SCHMIDT MULLER DI FRIEDBERG, M. (2023). Heritage e biodiversità alle Maldive tra scomparsa e commercializzazione nel nome del turismo sostenibile. I thundu kunaa (stuoie artigianali) dell’atollo di Huvadhoo. GEOTEMA(67), 66-76.
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