Principio del risultato e legalità amministrativa

Il Consiglio di Stato, nel risolvere una controversia relativa all’interpretazione di una “lex specialis” di gara ambigua, ha occasione per riflettere sulla natura e sul significato della recente positivizzazione del principio del risultato da parte della disposizione di apertura del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023). Ad avviso del giudice amministrativo, il suddetto dato normativo rappresenta un fattore di ampliamento del sindacato giurisdizionale di legittimità, attraverso l’asserito transito nell’area della “legittimità” di opzioni un tempo insindacabili siccome attinenti al “merito ammini- strativo”. Nella nota a seguire, si esprime un giudizio scettico circa la reale portata innovativa della codificazione del principio del risultato, in quanto “formula linguistica” che - in disparte al messaggio politico-assiologico veicolato - non altera sul piano strettamente giuridico i già consolidati parametri per il sindacato di legittimità sui profili funzionali e teleologici dell’attività amministrativa.