La rinegoziazione "coercibile" nel nuovo Codice dei contratti pubblici: alla ricerca di una base legale, tra riforme fallite e riforme riuscite

The paper delves into the topic of renegotiation, its compulsoriness and coercibility, which has long been the focus of dogmatic reflection and especially in the wake of the introduction of the new Italian Pub-lic Contracts Code. Similar to the draft revision of the Civil Code and the business continuity rules amended during the pandemic emer-gency to handle Covid-related contingencies, Legislative Decree No. 36 of March 31, 2023, bears an express obligation to renegotiate, favours the hardship clauses provision, and legitimizes the party af-fected by the contingency to apply to the court for judicial adjust-ment of the public contract, in addition to compensation for the damage suffered due to inaction or malicious renegotiation.

Il contributo analizza il tema della rinegoziazione, da tempo al centro della riflessione dogmatica e che recentemente è tornato all’attenzione degli interpreti, del diritto civile e amministrativo, all’esito della introduzione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Similmente al progetto di revisione del Codice civile e alla disciplina della continuità aziendale, modificata durante l’emergenza pandemi-ca per gestire le sopravvenienze correlate al Covid, il d.lgs. 31 marzo 2023 n. 36 reca un espresso obbligo di rinegoziare, un favor per le clausole di hardship e legittima la parte colpita dalla sopravvenienza a domandare al giudice l’adeguamento giudiziale del contratto pubblico, oltre al risarcimento del danno patito per l’inerzia o per la nuova trattativa maliziosa.