Digital platforms in a competition law context. A new function of competition law in the digital era

Abstract. In a classical approach, competition law is a combination (or, if you prefer, a blend or a mixture) of law and economics. The ultimate traditional accepted goal of antitrust is to increase competition and consequently to protect the consumer. In the digital era, competition law is going beyond its original objective of creating and preserving a competitive market. Monopoly or dominant position in the digital world effects the communication system, and therefore citizen’s fundamental rights. Freedom of expression, the right to be informed, privacy, access to information and to the net are preserved in a competitive and pluralistic market and jeopardized in case of monopoly or dominant position. And the classical accepted theory of Copyright itself is involved. May be is time to consider the preservation of a competitive and pluralistic market in the digital world not only a collateral effect of an effective antitrust policy, but one of its new function.

Secondo l’approccio classico il diritto della concorrenza sarebbe un composto, o, se si vuole, un misto, tra diritto ed economia. Il fine ultimo del diritto antitrust sarebbe, tradizionalmente, lo sviluppo della concorrenza e quindi la protezione del consumatore. Nell’era digitale, il diritto della concorrenza sta andando oltre il suo obiettivo originario di creare e difendere un mercato concorrenziale e competitivo. Posizione di monopolio o di posizione dominante nell’era digitale influenzano il sistema di comunicazioni, e conseguentemente i diritti fondamentali del cittadino. La libertà di espressione, il diritto ad essere informati, il diritto alla riservatezza, il diritto di accesso all’informazione, alla piattaforma digitale, alla rete, insomma, sono meglio tutelati in un mercato competitivo e pluralistico, e insidiati in un mercato monopolistico o con posizioni dominanti. Fino a coinvolgere la stessa filosofia tradizionale del diritto d’autore. Forse è giunto il momento di considerare la difesa di un mercato concorrenziale e pluralistico nel mondo digitale non solo come un effetto collaterale della politica antitrust, ma come una delle sue nuove funzioni.