Nella cultura italiana attuale, più che in altri paesi stranieri, è forte la confusione su “che cosa sia” l’informatica: la maggior parte delle persone non la considera una disciplina scientifica con concetti e metodi propri. Questa svilente interpretazione si riflette pesantemente sia nei percorsi educativi della scuola italiana, sia negli approcci e nei metodi dei progetti finanziati in nome dell’informatica e dell’innovazione tecnologica nelle scuole. Al contrario, l’informatica ha una natura complessa che racchiude diverse anime, di pari dignità, fortemente correlate tra loro: l’informatica è insieme scienza, tecnologia e strumento per affrontare problemi, che emergono in contesti diversi(Claudio Mirolo, http://cicloinf.dimi.uniud.it/didattica/accesso/motivazioni.html). Le iniziative intraprese per diffondere una corretta percezione dell’informatica, quindi, possono e devono agire su molti fronti e non solo focalizzarsi sul far comprendere i concetti e i metodi propri della disciplina in quanto scienza. È, secondo noi, importante agire a tutto tondo anche per evitare di creare dannosi irrigidimenti nei destinatari finali degli interventi. In base a queste premesse, la nostra iniziativa intende favorire un insegnamento dell’uso delle (nuove) tecnologie e degli strumenti informatici in maniera più piacevole, più attuale e meglio integrata nel lavoro didattico quotidiano. Iniziativa che, per altro, sfruttando appieno lo strumento tecnologico, dovrebbe favorire anche notevoli benefici nel supportare processi educativi partecipativi versus un approccio trasmissivo del sapere
Masi, I., Sangalli, E., Sannazzaro, O., Agostini, A., DI BIASE, E. (2010). Form-Azione Docente e Apprendimento Partecip-Attivo: Sperimentazione didattica con l’uso dell’Interactive WhiteBoard. Intervento presentato a: Workshop GRIN-Kangourou Informatica e scuola, Cesena.
Form-Azione Docente e Apprendimento Partecip-Attivo: Sperimentazione didattica con l’uso dell’Interactive WhiteBoard
AGOSTINI, ALESSANDRA;DI BIASE, ELISA
2010
Abstract
Nella cultura italiana attuale, più che in altri paesi stranieri, è forte la confusione su “che cosa sia” l’informatica: la maggior parte delle persone non la considera una disciplina scientifica con concetti e metodi propri. Questa svilente interpretazione si riflette pesantemente sia nei percorsi educativi della scuola italiana, sia negli approcci e nei metodi dei progetti finanziati in nome dell’informatica e dell’innovazione tecnologica nelle scuole. Al contrario, l’informatica ha una natura complessa che racchiude diverse anime, di pari dignità, fortemente correlate tra loro: l’informatica è insieme scienza, tecnologia e strumento per affrontare problemi, che emergono in contesti diversi(Claudio Mirolo, http://cicloinf.dimi.uniud.it/didattica/accesso/motivazioni.html). Le iniziative intraprese per diffondere una corretta percezione dell’informatica, quindi, possono e devono agire su molti fronti e non solo focalizzarsi sul far comprendere i concetti e i metodi propri della disciplina in quanto scienza. È, secondo noi, importante agire a tutto tondo anche per evitare di creare dannosi irrigidimenti nei destinatari finali degli interventi. In base a queste premesse, la nostra iniziativa intende favorire un insegnamento dell’uso delle (nuove) tecnologie e degli strumenti informatici in maniera più piacevole, più attuale e meglio integrata nel lavoro didattico quotidiano. Iniziativa che, per altro, sfruttando appieno lo strumento tecnologico, dovrebbe favorire anche notevoli benefici nel supportare processi educativi partecipativi versus un approccio trasmissivo del sapereI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.