Adottare una prospettiva di giustizia spaziale per i processi di territorializzazione della differenza, significa, dunque, focalizzare l’attenzione sulle pratiche e sulle rappresentazioni spaziali che maggiormente contribuiscono alla marginalizzazione o all’empowerment dei soggetti (individuali e collettivi), alla trasformazione delle strutture di potere e dei privilegi, all’affermazione di non riconosciuti diritti alla città (Lefebvre, 1970; Purcell, 2002); allo scopo, in particolare, di individuare le potenzialità e i vincoli che possono essere situazionalmente e processualmente mobilitati o inibiti.
Cancellieri, A. (2014). Giustizia spaziale: una nuova prospettiva per gli studi sull’immigrazione?. MONDI MIGRANTI(1), 121-136 [10.3280/MM2014-001008].
Giustizia spaziale: una nuova prospettiva per gli studi sull’immigrazione?
Cancellieri, A
2014
Abstract
Adottare una prospettiva di giustizia spaziale per i processi di territorializzazione della differenza, significa, dunque, focalizzare l’attenzione sulle pratiche e sulle rappresentazioni spaziali che maggiormente contribuiscono alla marginalizzazione o all’empowerment dei soggetti (individuali e collettivi), alla trasformazione delle strutture di potere e dei privilegi, all’affermazione di non riconosciuti diritti alla città (Lefebvre, 1970; Purcell, 2002); allo scopo, in particolare, di individuare le potenzialità e i vincoli che possono essere situazionalmente e processualmente mobilitati o inibiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.