Le istanze critiche verso la “forma-scuola tradizionale” (Massa, 1997), mosse sia all'interno che all'esterno del sistema educativo, alimentano spazi immaginativi e riflessivi intorno a presupposti, scopi, contesti e modalità dei processi di istruzione/educazione. In questo dinamico panorama, l'Istruzione parentale con il suo “vocabolario emergente” (Pellegrino, 2019; Rorty, 1989), tra cui homeschooling, unschooling, scuole parentali e world-schooling, contribuisce a questa costante tensione dall’alto potenziale trasformativo per l’intero sistema educativo. Nell’attuale contesto socio-culturale caratterizzato da ubiquità dell’istruzione formalizzata, l’istruzione parentale emerge come una “nuova” frontiera educativa, fondata sullo stesso impianto valoriale della “schooled society” (Baker, 2014) e allo stesso tempo capace di aprire delle crepe nella sua liturgia. Lo scenario contemporaneo dell’istruzione parentale presenta una complessità interna, in modo non dissimile a quanto testimoniato dalla letteratura internazionale sul “contemporary homeschooling” (Cheng & Hamlin, 2023). Un mondo, solo superficialmente omogeneo (Rothermel, 2003), in cui gli impianti ideologici e valoriali si complessificano e diventano sempre più sfumati, mentre la casa (home) perde la sua centralità nelle pratiche educative a favore di una grande varietà nella combinazione di modalità, luoghi (virtuali e in presenza fisica), strategie e strumenti. Nel contesto italiano l’istruzione parentale si può descrivere come un “ghost right” (Bongrand, 2016) in quanto modalità legale di assolvimento del diritto/dovere di istruzione poco conosciuta dalla popolazione e dotata di scarsa legittimazione sociale. Si presta, laddove riconosciuta, a controversie e alla costruzione di opinioni polarizzate riconducibili a un processo di othering (Pattison, 2015; 2018) che frequentemente si instaura, reciprocamente, tra “scuola” e istruzione parentale. Come esito di questo processo, l’istruzione parentale rischia di essere derubricata meramente ad alternativa anti-sistema o a essere considerata una delle espressioni più liberiste (Pavesi & Dal Lago, 2021) dei sistemi educativi contemporanei. Questo oscura, a nostro avviso, gli elementi di continuità riscontrabili tra mondo dell’istruzione parentale e mondo della scuola e ne ostacolano la potenziale e reciproca permeabilità. Recuperando il carattere di confine (cum-finis) non come netta separazione, bensì come spazio di con-divisione, polisemico e multidimensionale (La Cecla, 2009), l’istruzione parentale può essere riscoperta come spazio soglia in cui allargare i confini del possibile. Il nostro impegno come ricercatori, dunque, si propone di spostare l’istruzione parentale dal margine al centro del dibattito sull’educazione, promuovendo una necessaria de-reificazione della “scuola” e una riconsiderazione critica del modello "tradizionale" di istruzione scolastica rispetto alle emergenti e plurali aspettative dei suoi stakeholder (Chinazzi, 2023). A partire da pluriennali esperienze di ricerca sul campo, desideriamo aprire alla discussione le seguenti questioni: - Quali aspetti impliciti del significato dell’atto educativo sono espresse dall’istruzione parentale italiana? - In che modo l’istruzione parentale potenzialmente modifica la capacità di agency dei soggetti coinvolti – siano essi studenti, genitori o docenti? - Come l’istruzione parentale può uscire dall’ombra, contribuendo a una critica culturale del sistema scuola? Con questo contributo intendiamo, infine, interrogarci sul modo in cui l’etnografia può contribuire a generare la permeabilità dei confini utile alla costruzione di possibilità cariche di futuro, inclusive e plurali.

Biscaldi, A., Chinazzi, A., Ruffolo, E. (2024). L’istruzione parentale come spazio soglia. Voci dal campo e prospettive di ricerca emancipativa. Intervento presentato a: Convegno nazionale della rete Emancipatory Social Science. Anatomie del potere nel quotidiano, Parma, Italia.

L’istruzione parentale come spazio soglia. Voci dal campo e prospettive di ricerca emancipativa

Chinazzi, A
;
2024

Abstract

Le istanze critiche verso la “forma-scuola tradizionale” (Massa, 1997), mosse sia all'interno che all'esterno del sistema educativo, alimentano spazi immaginativi e riflessivi intorno a presupposti, scopi, contesti e modalità dei processi di istruzione/educazione. In questo dinamico panorama, l'Istruzione parentale con il suo “vocabolario emergente” (Pellegrino, 2019; Rorty, 1989), tra cui homeschooling, unschooling, scuole parentali e world-schooling, contribuisce a questa costante tensione dall’alto potenziale trasformativo per l’intero sistema educativo. Nell’attuale contesto socio-culturale caratterizzato da ubiquità dell’istruzione formalizzata, l’istruzione parentale emerge come una “nuova” frontiera educativa, fondata sullo stesso impianto valoriale della “schooled society” (Baker, 2014) e allo stesso tempo capace di aprire delle crepe nella sua liturgia. Lo scenario contemporaneo dell’istruzione parentale presenta una complessità interna, in modo non dissimile a quanto testimoniato dalla letteratura internazionale sul “contemporary homeschooling” (Cheng & Hamlin, 2023). Un mondo, solo superficialmente omogeneo (Rothermel, 2003), in cui gli impianti ideologici e valoriali si complessificano e diventano sempre più sfumati, mentre la casa (home) perde la sua centralità nelle pratiche educative a favore di una grande varietà nella combinazione di modalità, luoghi (virtuali e in presenza fisica), strategie e strumenti. Nel contesto italiano l’istruzione parentale si può descrivere come un “ghost right” (Bongrand, 2016) in quanto modalità legale di assolvimento del diritto/dovere di istruzione poco conosciuta dalla popolazione e dotata di scarsa legittimazione sociale. Si presta, laddove riconosciuta, a controversie e alla costruzione di opinioni polarizzate riconducibili a un processo di othering (Pattison, 2015; 2018) che frequentemente si instaura, reciprocamente, tra “scuola” e istruzione parentale. Come esito di questo processo, l’istruzione parentale rischia di essere derubricata meramente ad alternativa anti-sistema o a essere considerata una delle espressioni più liberiste (Pavesi & Dal Lago, 2021) dei sistemi educativi contemporanei. Questo oscura, a nostro avviso, gli elementi di continuità riscontrabili tra mondo dell’istruzione parentale e mondo della scuola e ne ostacolano la potenziale e reciproca permeabilità. Recuperando il carattere di confine (cum-finis) non come netta separazione, bensì come spazio di con-divisione, polisemico e multidimensionale (La Cecla, 2009), l’istruzione parentale può essere riscoperta come spazio soglia in cui allargare i confini del possibile. Il nostro impegno come ricercatori, dunque, si propone di spostare l’istruzione parentale dal margine al centro del dibattito sull’educazione, promuovendo una necessaria de-reificazione della “scuola” e una riconsiderazione critica del modello "tradizionale" di istruzione scolastica rispetto alle emergenti e plurali aspettative dei suoi stakeholder (Chinazzi, 2023). A partire da pluriennali esperienze di ricerca sul campo, desideriamo aprire alla discussione le seguenti questioni: - Quali aspetti impliciti del significato dell’atto educativo sono espresse dall’istruzione parentale italiana? - In che modo l’istruzione parentale potenzialmente modifica la capacità di agency dei soggetti coinvolti – siano essi studenti, genitori o docenti? - Come l’istruzione parentale può uscire dall’ombra, contribuendo a una critica culturale del sistema scuola? Con questo contributo intendiamo, infine, interrogarci sul modo in cui l’etnografia può contribuire a generare la permeabilità dei confini utile alla costruzione di possibilità cariche di futuro, inclusive e plurali.
abstract + slide
istruzione parentale; emancipatory social science; homeschooling; confini; educazione
Italian
Convegno nazionale della rete Emancipatory Social Science. Anatomie del potere nel quotidiano
2024
2024
none
Biscaldi, A., Chinazzi, A., Ruffolo, E. (2024). L’istruzione parentale come spazio soglia. Voci dal campo e prospettive di ricerca emancipativa. Intervento presentato a: Convegno nazionale della rete Emancipatory Social Science. Anatomie del potere nel quotidiano, Parma, Italia.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/455458
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact