Celebrated as “the best of Italy”, Maria Luigia’s civil code (1820) has not so far been the subject of exhaustive research aimed at ascertaining its impact on post-unification civil lawyers. While there is no lack of overall attestations of debt and praise, it is necessary to search carefully between the pages of the voluminous commentaries to identify some specific discourse of substance that goes beyond the simple comparison of this or that article of the unitary code. The two issues explored in the essay have the particularity of focusing specifically on the Parma civil code: they identify it as a model for the Pisanelli civil code and consequently discuss its possible repercussions on its interpretation. The memoir thus serves the jurist of the present to reconstruct the genesis of his code and equip it with adequate interpretative lenses.
Celebrato come “il migliore d’Italia”, il codice civile di Maria Luigia del 1820 non è stato finora oggetto di una ricerca esaustiva volta ad accertare il suo impatto nella civilistica postunitaria. Se non mancano attestazioni complessive di debito e di lode, occorre cercare attentamente tra le pagine dei voluminosi commentari per individuare qualche discorso di sostanza specifico, che vada al di là del semplice confronto tra questo o quell’articolo del codice unitario. Le due questioni approfondite nel saggio hanno la particolarità di focalizzarsi in modo specifico sul codice di Parma: lo individuano come un modello per il codice Pisanelli e ne discutono, di conseguenza, le possibili ripercussioni sull’interpretazione dello stesso. La memoria serve dunque al giurista del presente per ricostruire la genesi del suo codice e munirlo di lenti interpretative adeguate.
Chiodi, G. (2023). La seconda storia del codice civile di Parma nei giuristi postunitari: la controversia sul calcolo della disponibile e la questione sulla natura del diritto alimentare dei figli adulterini e incestuosi. In A. Errera (a cura di), I Codici di Maria Luigia tra tradizione e innovazione, Atti del Convegno di studi Parma, 29 novembre - 1 dicembre 2021 (pp. 457-492). Historia et ius.
La seconda storia del codice civile di Parma nei giuristi postunitari: la controversia sul calcolo della disponibile e la questione sulla natura del diritto alimentare dei figli adulterini e incestuosi
Chiodi, G
2023
Abstract
Celebrated as “the best of Italy”, Maria Luigia’s civil code (1820) has not so far been the subject of exhaustive research aimed at ascertaining its impact on post-unification civil lawyers. While there is no lack of overall attestations of debt and praise, it is necessary to search carefully between the pages of the voluminous commentaries to identify some specific discourse of substance that goes beyond the simple comparison of this or that article of the unitary code. The two issues explored in the essay have the particularity of focusing specifically on the Parma civil code: they identify it as a model for the Pisanelli civil code and consequently discuss its possible repercussions on its interpretation. The memoir thus serves the jurist of the present to reconstruct the genesis of his code and equip it with adequate interpretative lenses.File | Dimensione | Formato | |
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