Il termine di politrauma indica la presenza nel paziente di più lesioni traumatiche (violente) di cui almeno una comporta una minaccia alla sopravvivenza. Le lesioni traumatiche occupano un posto di rilievo nell'epidemiologia, infatti il trauma è la prima causa di morte prima dei 45 anni di età e una causa importante di invalidità permanente. La distribuzione della mortalità nel tempo in seguito a traumi presenta tre picchi: il primo, e il più grande, si trova sulla scena, ossia il luogo dove è avvenuto il trauma, seguono due picchi corrispondenti alle morti precoci in ospedale e alla mortalità tardiva. È evidente che diventa cruciale la gestione del trauma sulla scena dove vanno adottate misure terapeutiche anche cruenti senza la conferma strumentale della diagnosi che pertanto si basa quasi esclusivamente sull'abilità semeiologica del medico. Nella gestione del trauma il tempo gioca un ruolo fondamentale. Le decisioni sul campo devono essere rapide, corrette ed efficaci; a questo scopo sono stati formulati i percorsi diagnostico-terapeutici da seguire. In traumatologia c'è poco posto alla fantasia e alla creatività. La gestione del politrauma si articola in due fasi principali: Gestione extraospedaliera: trattamento rapido volto a ristabilire le funzioni vitali e trasportare il paziente all'ospedale. Il tempo extraospedaliero deve essere inferiore ad 1 ora in quanto si è visto che in caso di ferite gravi il paziente ha decisamente più probabilità di sopravvivere se entro 1 ora dall'accaduto si trova in una sala operatoria, da cui il nome di Golden Hour - ora d’oro. Gestione intraospedaliera: trattamento specialistico multidisciplinare del paziente nei centri specializzati.

Neri, F., Shapira, Z., Pisano, A., Nardo, B. (2013). Politrauma. In Metodologia clinica e sistematica medio-chirurgica. Lezioni di chirurgia generale (pp. 107-115). Bologna : Società Editrice Esculapio srl.

Politrauma

Neri, F;
2013

Abstract

Il termine di politrauma indica la presenza nel paziente di più lesioni traumatiche (violente) di cui almeno una comporta una minaccia alla sopravvivenza. Le lesioni traumatiche occupano un posto di rilievo nell'epidemiologia, infatti il trauma è la prima causa di morte prima dei 45 anni di età e una causa importante di invalidità permanente. La distribuzione della mortalità nel tempo in seguito a traumi presenta tre picchi: il primo, e il più grande, si trova sulla scena, ossia il luogo dove è avvenuto il trauma, seguono due picchi corrispondenti alle morti precoci in ospedale e alla mortalità tardiva. È evidente che diventa cruciale la gestione del trauma sulla scena dove vanno adottate misure terapeutiche anche cruenti senza la conferma strumentale della diagnosi che pertanto si basa quasi esclusivamente sull'abilità semeiologica del medico. Nella gestione del trauma il tempo gioca un ruolo fondamentale. Le decisioni sul campo devono essere rapide, corrette ed efficaci; a questo scopo sono stati formulati i percorsi diagnostico-terapeutici da seguire. In traumatologia c'è poco posto alla fantasia e alla creatività. La gestione del politrauma si articola in due fasi principali: Gestione extraospedaliera: trattamento rapido volto a ristabilire le funzioni vitali e trasportare il paziente all'ospedale. Il tempo extraospedaliero deve essere inferiore ad 1 ora in quanto si è visto che in caso di ferite gravi il paziente ha decisamente più probabilità di sopravvivere se entro 1 ora dall'accaduto si trova in una sala operatoria, da cui il nome di Golden Hour - ora d’oro. Gestione intraospedaliera: trattamento specialistico multidisciplinare del paziente nei centri specializzati.
Capitolo o saggio
Politrauma; gestione; osservazione
Italian
Metodologia clinica e sistematica medio-chirurgica. Lezioni di chirurgia generale
2013
9788874886661
Società Editrice Esculapio srl
107
115
Neri, F., Shapira, Z., Pisano, A., Nardo, B. (2013). Politrauma. In Metodologia clinica e sistematica medio-chirurgica. Lezioni di chirurgia generale (pp. 107-115). Bologna : Società Editrice Esculapio srl.
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