Introduzione. Molteplici sono i potenziali fattori di rischio per i professionisti sanitari che trattano cronicità e multimorbidità. Considerando la crescente richiesta di queste figure professionali, è importante monitorare il loro stato di distress e benessere. Obiettivi: Descrivere livelli di benessere, distress e burnout; rilevare eventuali differenze within-and between- group. Metodo. Studio osservazionale prospettivo. Operatori sanitari italiani in cure palliative/oncologia e in medicina riabilitativa sono stati valutati, anonimamente, attraverso i seguenti test: MASI-R (distress e benessere), MDS-R (moral distress), HECS (ethical climate), MBI-GS (burnout), PANAS (emozioni positive e negative), CD-RISC-10 (resilienza). Risultati. 317 operatori hanno partecipato allo studio (57.3% infermieri e operatori socio sanitari (OSS), 22% fisioterapisti, 20.7% medici e psicologi). Infermieri e OSS riferiscono maggior benessere rispetto a medici e psicologi; mentre i fisioterapisti riportano meno moral distress sia rispetto a medici e psicologi, sia rispetto a infermieri e OSS. Medici e psicologi percepiscono un miglior ethical climate di reparto rispetto ai fisioterapisti, così come maggior emotività positiva rispetto a infermieri e OSS. Coloro che non sono stati esposti a stressor extra-lavorativi riportano maggiori livelli di benessere (t(310)=2.97, p=.003) e meno emotività negativa (t(310)=-2.78, p=.006). Inoltre, considerando gli effetti di interazione fra unità operativa e figura professionale, i medici e gli psicologi riferiscono punteggi più alti di emotional exhaustion rispetto agli infermieri (F(308,2)=3.00; p=.05) in cure palliative, mentre più bassi quando lavorano in un reparto di medicina riabilitativa (F(308,2)=7.52; p=.001). Diversamente delle cure palliative, infermieri e OSS di medicina riabilitativa riportano punteggi più alti di cinismo rispetto a medici e psicologi (F(308,2)=3.34; p=.04). Limiti. Campione non omogeneo per quanto riguarda i gruppi professionali, misure self-report. Aspetti innovativi. Mappare potenziali risorse e fattori di rischio, quali aspetti etici e morali sempre più presenti nella pratica clinica attuale, consente di customizzare interventi di supporto per il benessere del professionista sanitario.
Maffoni, M., Giardini, A., Giorgi, I., Setti, I., Zanatta, F., Argentero, P. (2019). Benessere e distress nei diversi profili professionali che lavorano con pazienti in cure palliative o medicina riabilitativa. Intervento presentato a: XVII Congresso Nazionale AIP, Sezione di Psicologia per le Organizzazioni, Lecce, Italia.
Benessere e distress nei diversi profili professionali che lavorano con pazienti in cure palliative o medicina riabilitativa
Zanatta Francesco;
2019
Abstract
Introduzione. Molteplici sono i potenziali fattori di rischio per i professionisti sanitari che trattano cronicità e multimorbidità. Considerando la crescente richiesta di queste figure professionali, è importante monitorare il loro stato di distress e benessere. Obiettivi: Descrivere livelli di benessere, distress e burnout; rilevare eventuali differenze within-and between- group. Metodo. Studio osservazionale prospettivo. Operatori sanitari italiani in cure palliative/oncologia e in medicina riabilitativa sono stati valutati, anonimamente, attraverso i seguenti test: MASI-R (distress e benessere), MDS-R (moral distress), HECS (ethical climate), MBI-GS (burnout), PANAS (emozioni positive e negative), CD-RISC-10 (resilienza). Risultati. 317 operatori hanno partecipato allo studio (57.3% infermieri e operatori socio sanitari (OSS), 22% fisioterapisti, 20.7% medici e psicologi). Infermieri e OSS riferiscono maggior benessere rispetto a medici e psicologi; mentre i fisioterapisti riportano meno moral distress sia rispetto a medici e psicologi, sia rispetto a infermieri e OSS. Medici e psicologi percepiscono un miglior ethical climate di reparto rispetto ai fisioterapisti, così come maggior emotività positiva rispetto a infermieri e OSS. Coloro che non sono stati esposti a stressor extra-lavorativi riportano maggiori livelli di benessere (t(310)=2.97, p=.003) e meno emotività negativa (t(310)=-2.78, p=.006). Inoltre, considerando gli effetti di interazione fra unità operativa e figura professionale, i medici e gli psicologi riferiscono punteggi più alti di emotional exhaustion rispetto agli infermieri (F(308,2)=3.00; p=.05) in cure palliative, mentre più bassi quando lavorano in un reparto di medicina riabilitativa (F(308,2)=7.52; p=.001). Diversamente delle cure palliative, infermieri e OSS di medicina riabilitativa riportano punteggi più alti di cinismo rispetto a medici e psicologi (F(308,2)=3.34; p=.04). Limiti. Campione non omogeneo per quanto riguarda i gruppi professionali, misure self-report. Aspetti innovativi. Mappare potenziali risorse e fattori di rischio, quali aspetti etici e morali sempre più presenti nella pratica clinica attuale, consente di customizzare interventi di supporto per il benessere del professionista sanitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.