La responsabilità civile dei magistrati per i danni causati nell’amministrazione della giustizia è stato un tema molto dibattuto dai giuristi anche tra Otto e Novecento, come si conviene a una questione che coinvolge direttamente gli interessi dei cittadini e le garanzie dell’ordine giudiziario. il saggio prende in considerazione alcuni momenti della parabola interpretativa della responsabilità civile nell’Italia post-unitaria fino all’avvento della Costituzione. L’orizzonte normativo di questo periodo è occupato dalla disciplina estremamente restrittiva dettata dai codici di procedura civile del 1865 e del 1942, ispirata al modello francese, a sua volta contraddistinto da una tutela dai limiti piuttosto angusti per i cittadini danneggiati dall’operato dei magistrati. Nell’Italia repubblicana questo legame con la tradizione francese si è interrotto prima con la Costituzione e poi con le leggi del 1988 e del 2015, che hanno operato una significativa svolta nella disciplina di questa materia, sulla quale le discussioni sono apertissime.
Chiodi, G. (2022). La responsabilità civile del magistrato e i giuristi: un percorso italo-francese (dall’Ottocento al Novecento). In Edigati D, Geri MP (a cura di), Iura communia. Scritti in ricordo di Mario Montorzi (pp. 109-157). Pisa University Press.
La responsabilità civile del magistrato e i giuristi: un percorso italo-francese (dall’Ottocento al Novecento)
Chiodi, G
2022
Abstract
La responsabilità civile dei magistrati per i danni causati nell’amministrazione della giustizia è stato un tema molto dibattuto dai giuristi anche tra Otto e Novecento, come si conviene a una questione che coinvolge direttamente gli interessi dei cittadini e le garanzie dell’ordine giudiziario. il saggio prende in considerazione alcuni momenti della parabola interpretativa della responsabilità civile nell’Italia post-unitaria fino all’avvento della Costituzione. L’orizzonte normativo di questo periodo è occupato dalla disciplina estremamente restrittiva dettata dai codici di procedura civile del 1865 e del 1942, ispirata al modello francese, a sua volta contraddistinto da una tutela dai limiti piuttosto angusti per i cittadini danneggiati dall’operato dei magistrati. Nell’Italia repubblicana questo legame con la tradizione francese si è interrotto prima con la Costituzione e poi con le leggi del 1988 e del 2015, che hanno operato una significativa svolta nella disciplina di questa materia, sulla quale le discussioni sono apertissime.File | Dimensione | Formato | |
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