Quale ruolo ha la materia nelle pratiche attraverso cui si celebrano, ricordano, occultano o si rendono presenti i defunti? In che modo i sopravvissuti trattano i corpi e si servono di oggetti e immagini per vivere con la morte e con i morti? I saggi compresi in questo volume cercano di comprendere come la materialità articoli le relazioni tra i vivi e i defunti, mettendo gli esseri umani in connessione con la sfera del trascendente. I malangan della Papua Nuova Guinea, le effigie dei monarchi tardo medioevali, i bambolini costruiti sulle Ande peruviane dai parenti delle vittime del conflitto armato, i corpi degli schiavi sacrificati in occasione della morte dei notabili nel golfo di Guinea, le statuette costruite nel Nord del Ghana per celebrare i riti funebri, i bananeti e le tombe arboree dei banande (Repubblica Democratica del Congo), le rovine e le tombe dei morti del Vajont, gli oggetti e le immagini dei figli persi in gravidanza, così come le immagini simbolo della pandemia attestano la variabilità e la continua trasformazione delle pratiche culturali legate alla morte. Complessivamente invitano a riflettere sulla funzione della materia in relazione alla morte, sulle memorie pubbliche e private che costruisce e veicola, sul suo ruolo nella produzione della trascendenza e sulla sua capacità di farsi strumento di cura.

Brivio, A., Mattalucci, C. (a cura di). (2022). La materia per pensare la morte. Milano : Raffaello Cortina.

La materia per pensare la morte

Brivio A.;Mattalucci C.
2022

Abstract

Quale ruolo ha la materia nelle pratiche attraverso cui si celebrano, ricordano, occultano o si rendono presenti i defunti? In che modo i sopravvissuti trattano i corpi e si servono di oggetti e immagini per vivere con la morte e con i morti? I saggi compresi in questo volume cercano di comprendere come la materialità articoli le relazioni tra i vivi e i defunti, mettendo gli esseri umani in connessione con la sfera del trascendente. I malangan della Papua Nuova Guinea, le effigie dei monarchi tardo medioevali, i bambolini costruiti sulle Ande peruviane dai parenti delle vittime del conflitto armato, i corpi degli schiavi sacrificati in occasione della morte dei notabili nel golfo di Guinea, le statuette costruite nel Nord del Ghana per celebrare i riti funebri, i bananeti e le tombe arboree dei banande (Repubblica Democratica del Congo), le rovine e le tombe dei morti del Vajont, gli oggetti e le immagini dei figli persi in gravidanza, così come le immagini simbolo della pandemia attestano la variabilità e la continua trasformazione delle pratiche culturali legate alla morte. Complessivamente invitano a riflettere sulla funzione della materia in relazione alla morte, sulle memorie pubbliche e private che costruisce e veicola, sul suo ruolo nella produzione della trascendenza e sulla sua capacità di farsi strumento di cura.
Trascendenza, Immanenza, Corpi, Immagini, Oggetti, Morte
Italian
2022
9788870432237
202
Raffaello Cortina
none
Brivio, A., Mattalucci, C. (a cura di). (2022). La materia per pensare la morte. Milano : Raffaello Cortina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/396780
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