Il presente articolo è lo sviluppo dai risultati emersi in una mia ricerca sulle paure ed i bisogni di sicurezza degli anziani pubblicata con un volume da Bruno Mondadori nel 2009. Grazie a 255 anziani intervistat in merito ai riflessi sui comportamenti quotidiani della esposizione alla paura del crimine, sono scaturite delle risposte di autoprotezione così significative e ricche di originalità da rendere necessaria una riflessione ulteriore che trova espressione in questo articolo. Le risposte di adattamento spontaneo alla paura di vittimizzazione rappresentano lo specchio fedele e coerente delle capacità culturali e delle storie personali degli anziani intervistati e per questo risultano ancora più interessanti da analizzare. Il loro spazio psichico di cambiamento si costruisce e si realizza dentro confini dell’azione sociale individuale. I comportamenti di autoprotezione rappresentano la testimonianza autentica di uno spaccato di stili di vita e di preoccupazioni vere o immaginate, ma rese reali dalle risposte individuali che questo campione di anziani ha posto in essere per proteggersi. E’ autentico e reale ciò che noi crediamo come vero. “Quando si definisce una situazione come reale essa è reale nelle sue conseguenze”. Questo è il vero elemento caratterizzante dell’indagine che affronta il punto di vista degli anziani, l’influenza della paura e i cambiamenti messi in atto per proteggersi nelle loro abitudini quotidiane e suggerisce a tutti noi un arco di bisogni concreti e di misure di protezione da realizzare a loro tutela.

Rossi, E. (2012). Gli anziani e la paura del crimine. PEDAGOGIKA.IT, XVI, 3, 74-81.

Gli anziani e la paura del crimine

ROSSI, EUGENIO
2012

Abstract

Il presente articolo è lo sviluppo dai risultati emersi in una mia ricerca sulle paure ed i bisogni di sicurezza degli anziani pubblicata con un volume da Bruno Mondadori nel 2009. Grazie a 255 anziani intervistat in merito ai riflessi sui comportamenti quotidiani della esposizione alla paura del crimine, sono scaturite delle risposte di autoprotezione così significative e ricche di originalità da rendere necessaria una riflessione ulteriore che trova espressione in questo articolo. Le risposte di adattamento spontaneo alla paura di vittimizzazione rappresentano lo specchio fedele e coerente delle capacità culturali e delle storie personali degli anziani intervistati e per questo risultano ancora più interessanti da analizzare. Il loro spazio psichico di cambiamento si costruisce e si realizza dentro confini dell’azione sociale individuale. I comportamenti di autoprotezione rappresentano la testimonianza autentica di uno spaccato di stili di vita e di preoccupazioni vere o immaginate, ma rese reali dalle risposte individuali che questo campione di anziani ha posto in essere per proteggersi. E’ autentico e reale ciò che noi crediamo come vero. “Quando si definisce una situazione come reale essa è reale nelle sue conseguenze”. Questo è il vero elemento caratterizzante dell’indagine che affronta il punto di vista degli anziani, l’influenza della paura e i cambiamenti messi in atto per proteggersi nelle loro abitudini quotidiane e suggerisce a tutti noi un arco di bisogni concreti e di misure di protezione da realizzare a loro tutela.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
anziani, paura, crimine
Italian
2012
XVI, 3
74
81
none
Rossi, E. (2012). Gli anziani e la paura del crimine. PEDAGOGIKA.IT, XVI, 3, 74-81.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/39633
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact