I trapianti allungano e migliorano la vita dei riceventi, ma, in Italia come in altri paesi, la carenza di organi è uno dei principali fattori che limita il numero dei trapianti. Questo studio ha indagato se e quanto le persone sono informate circa la donazione di organi e quali sono i fattori sociodemografici associati alla volontà di donare in una popolazione universitaria. Disegno/Metodologia/Approccio. Nel 2019 è stata condotta un’indagine attraverso un questionario somministrato on line, inviato a 39.360 persone: studenti, personale amministrativo e docente dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Il tasso di risposta è stato del 10,6% e nell’analisi sono stati utilizzati 4.191 casi ponderati. Risultati. Dallo studio emerge un atteggiamento fortemente positivo nei confronti della donazione: oltre il 96% degli intervistati si è dichiarato favorevole alla donazione di organi. Tra gli intervistati, il 40,8% si considera informato sulle procedure mediche che coinvolgono la donazione, ma solo il 15,8% ritiene di disporre di sufficienti informazioni burocratico/legali. Complessivamente, solo il 17,7% degli intervistati ritiene che le informazioni disponibili siano sufficienti a prendere una decisione informata. Il 30% rispondenti ritiene che la scarsa informazione sul tema sia dovuta alle forti implicazioni etiche e religiose. Al momento della rilevazione, solo il 57,9% degli intervistati aveva già registrato la propria disponibilità a donare. Tra questi, il rinnovo della carta d’identità è stata l’occasione più comune in cui esprimere la propria scelta (55,8%), mentre la principale motivazione dichiarata per la mancata manifestazione della volontà è stata la mancanza di opportunità o di tempo (61,5%). Originalità. In Italia le pubblicazioni su questo argomento sono per lo più di carattere giuridico, etico o medico, più qualche studio di psicologia, ma è stato pubblicato relativamente poco sugli atteggiamenti pubblici nei confronti della donazione di organi. Per quanto ne sappiamo, questa è la più grande indagine mai realizzata su questo tema in Italia su una popolazione eterogenea, per genere, età, livello di istruzione, con più di 4.000 questionari validi.
Terraneo, M., Caserini, A. (2022). La propensione alla donazione degli organi in una popolazione universitaria italiana. TRAPIANTI, 2, 51-57.
La propensione alla donazione degli organi in una popolazione universitaria italiana
Terraneo, M
;Caserini, A
2022
Abstract
I trapianti allungano e migliorano la vita dei riceventi, ma, in Italia come in altri paesi, la carenza di organi è uno dei principali fattori che limita il numero dei trapianti. Questo studio ha indagato se e quanto le persone sono informate circa la donazione di organi e quali sono i fattori sociodemografici associati alla volontà di donare in una popolazione universitaria. Disegno/Metodologia/Approccio. Nel 2019 è stata condotta un’indagine attraverso un questionario somministrato on line, inviato a 39.360 persone: studenti, personale amministrativo e docente dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Il tasso di risposta è stato del 10,6% e nell’analisi sono stati utilizzati 4.191 casi ponderati. Risultati. Dallo studio emerge un atteggiamento fortemente positivo nei confronti della donazione: oltre il 96% degli intervistati si è dichiarato favorevole alla donazione di organi. Tra gli intervistati, il 40,8% si considera informato sulle procedure mediche che coinvolgono la donazione, ma solo il 15,8% ritiene di disporre di sufficienti informazioni burocratico/legali. Complessivamente, solo il 17,7% degli intervistati ritiene che le informazioni disponibili siano sufficienti a prendere una decisione informata. Il 30% rispondenti ritiene che la scarsa informazione sul tema sia dovuta alle forti implicazioni etiche e religiose. Al momento della rilevazione, solo il 57,9% degli intervistati aveva già registrato la propria disponibilità a donare. Tra questi, il rinnovo della carta d’identità è stata l’occasione più comune in cui esprimere la propria scelta (55,8%), mentre la principale motivazione dichiarata per la mancata manifestazione della volontà è stata la mancanza di opportunità o di tempo (61,5%). Originalità. In Italia le pubblicazioni su questo argomento sono per lo più di carattere giuridico, etico o medico, più qualche studio di psicologia, ma è stato pubblicato relativamente poco sugli atteggiamenti pubblici nei confronti della donazione di organi. Per quanto ne sappiamo, questa è la più grande indagine mai realizzata su questo tema in Italia su una popolazione eterogenea, per genere, età, livello di istruzione, con più di 4.000 questionari validi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.