Disagio e patto intergenerazionale

Il contributo problematizza un luogo comune del nostro tempo, ovvero che il disagio sia una prerogativa soprattutto dei "giovani". Considerando criticamente sia le rappresentazioni sociali sia alcune interpretazioni culturalmente accreditate sui giovani e sul loro stile di vita attuale, il saggio da un lato approfondisce le ragioni di una circoscrizione del disagio all'età giovanile, dall'altro colloca tale disagio all'interno di quel contesto sociale che gli adulti hanno generato. Il disagio giovanile viene così posto in relazione alle condizioni materiali, economiche e sociali che il mondo adulto offre, oltre che agli stili di vita, alle abitudini, alle priorità esistenziali che gli adulti, volenti o nolenti, si sono dati e che le giovani generazioni "apprendono" quotidianamente. Così, il disagio viene a configurarsi come situazione che riguarda in primo luogo il rapporto tra le vecchie e le nuove generazioni: una questione essenzialmente pedagogica.