A partire da una problematizzazione delle rappresentazioni del disagio diffuse a livello di senso comune, il contributo propone una concezione del disagio come "situazione appresa" dalle persone nella quotidianità della loro esistenza. Il disagio, incarnato in situazioni individuali o di gruppo, sarebbe quindi la risultante di un complesso processo in cui l'esperienza personale e le rappresentazioni sociali veicolate dalla cultura di riferimento si intrecciano, dando luogo all'attribuzione di significati particolari a una condizione esistenziale, quella umana, strutturalmente "fragile". In quanto "situazione appresa", il disagio diventa oggetto di uno sguardo pedagogico che, da una parte, cerca di comprendere le articolazioni che costituiscono il "disagio educativo"; dall'altra, circoscrive il suo attuale campo di ricerca. Si motiva così l'esigenza di sviluppare in particolare oggi una riflessione pedagogica sul disagio educativo a fronte di una costante e pervasiva diffusione degli apprendimenti informali, di un sempre più evidente anacronismo dei servizi educativi scolastici ed extrascolastici, della sempre più sentita difficoltà di educare nei contesti intenzionalmente destinati a tale compito.
Palmieri, C. (2012). Dal disagio al disagio educativo. Prospettive di ricerca per uno sguardo pedagogico. In C. Palmieri (a cura di), Crisi sociale e disagio educativo. Spunti di ricerca pedagogica (pp. 15-51). Milano : FrancoAngeli.
Dal disagio al disagio educativo. Prospettive di ricerca per uno sguardo pedagogico
PALMIERI, CRISTINA
2012
Abstract
A partire da una problematizzazione delle rappresentazioni del disagio diffuse a livello di senso comune, il contributo propone una concezione del disagio come "situazione appresa" dalle persone nella quotidianità della loro esistenza. Il disagio, incarnato in situazioni individuali o di gruppo, sarebbe quindi la risultante di un complesso processo in cui l'esperienza personale e le rappresentazioni sociali veicolate dalla cultura di riferimento si intrecciano, dando luogo all'attribuzione di significati particolari a una condizione esistenziale, quella umana, strutturalmente "fragile". In quanto "situazione appresa", il disagio diventa oggetto di uno sguardo pedagogico che, da una parte, cerca di comprendere le articolazioni che costituiscono il "disagio educativo"; dall'altra, circoscrive il suo attuale campo di ricerca. Si motiva così l'esigenza di sviluppare in particolare oggi una riflessione pedagogica sul disagio educativo a fronte di una costante e pervasiva diffusione degli apprendimenti informali, di un sempre più evidente anacronismo dei servizi educativi scolastici ed extrascolastici, della sempre più sentita difficoltà di educare nei contesti intenzionalmente destinati a tale compito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.