This article, devoted to Zanzotto’s first collection of poems, Dietro il paesaggio (1951), starts with a critical discussion of the possible meanings of the title, which leads to a new interpretation of the meanings of the word ‘dietro’ (‘behind’) in dialect. This critical proposal makes it possible to revise the alleged antithesis between nature and history that many scholars have attributed to this work. It also suggests the adoption of a different perspective which is not focused on current events but is connected to the pantheistic view that Friedrich Hölderlin – at that time Zanzotto’s most influential poetic model – had learnt from Spinoza, an author who figures prominently in Zanzotto’s philosophical library.
Oggetto dell’articolo è la prima raccolta di Andrea Zanzotto, Dietro il paesaggio, e prende le mosse dalla discussione dei possibili significati del titolo. In realtà un “dietro” del paesaggio non esiste, a meno di intenderlo come “oltre”: nel paesaggio, semmai, si è “dentro”. Ma l’espressione dialettale “andare dietro” qualcuno o qualcosa significa “seguire”, “ascoltare”, “fare attenzione a”, “prendersi cura di”. Tale interpretazione consente di superare la presunta antitesi fra natura e storia che si vorrebbe propria di quest’opera, e suggerisce piuttosto l’adozione di una prospettiva meno contingente, non appiattita sull’attualità degli eventi, e non ignara della visione panteistica che Hölderlin – riferimento essenziale per il primo Zanzotto – desume da Spinoza: autore del resto ben presente nella ricca biblioteca filosofica di Zanzotto. Dietro il paesaggio viene così a configurarsi come una prima approssimazione a una concezione della realtà mai dimentica dell’impatto che le vicende umane producono sull’ambiente, sul territorio, sugli altri viventi.
Borghesi, A. (2022). Zanzotto, Maybe. Approaching ‘Dietro il paesaggio’ [Zanzotto, forse. Approssimazioni a «Dietro il paesaggio»]. STRUMENTI CRITICI, 38(1, gennaio-aprile 2022), 65-79 [10.1419/103587].
Zanzotto, Maybe. Approaching ‘Dietro il paesaggio’ [Zanzotto, forse. Approssimazioni a «Dietro il paesaggio»]
Borghesi, A.
2022
Abstract
This article, devoted to Zanzotto’s first collection of poems, Dietro il paesaggio (1951), starts with a critical discussion of the possible meanings of the title, which leads to a new interpretation of the meanings of the word ‘dietro’ (‘behind’) in dialect. This critical proposal makes it possible to revise the alleged antithesis between nature and history that many scholars have attributed to this work. It also suggests the adoption of a different perspective which is not focused on current events but is connected to the pantheistic view that Friedrich Hölderlin – at that time Zanzotto’s most influential poetic model – had learnt from Spinoza, an author who figures prominently in Zanzotto’s philosophical library.File | Dimensione | Formato | |
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