Il tema su cui verte l’articolo si collega all’interferenza verificata, nei laboratori di recupero linguistico, fra i processi attivati per favorire una padronanza crescente delle cosiddette ‘strutture dell’italiano’, dei principi costitutivi e regolativi di un testo, e la maturazione progressiva, negli studenti, del bisogno di parlare e di scrivere di sé, di guardare alla realtà, nei suoi diversi aspetti, in un’ottica introspettiva e autoriflessiva. Riconducibile solo in parte all’incremento effettivo, più o meno rilevante, delle competenze comunicative ed espressive, la questione ha molto a che vedere, probabilmente, con la perseveranza in una riflessione condivisa sulle motivazioni e le finalità che presiedono le varie forme di scrittura, che ne condizionano le modalità, che comportano sempre e comunque lo stabilirsi di una relazione fra l’emittente e il destinatario del testo. Così che, a prescindere dal ruolo specifico, di scrivente o di lettore, e a prescindere dall’argomento in oggetto, nessuno può esimersi dal fare i conti con quello che è e con quello che sa, dall’interrogarsi sulle esperienze compiute, dal testimoniare in forma diretta o indiretta, in una pagina autobiografica o nel commento a un saggio pedagogico, della propria presenza e della propria identità.
Benvenuti, G. (2007). La scrittura di sé nei laboratori di recupero linguistico. L'esperienza del Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione dell'Università di Milano-Bicocca. In D. Demetrio (a cura di), Per una pedagogia e una didattica della scrittura (pp. 481-490). Milano : Unicopli.
La scrittura di sé nei laboratori di recupero linguistico. L'esperienza del Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione dell'Università di Milano-Bicocca
BENVENUTI, GIOVANNA
2007
Abstract
Il tema su cui verte l’articolo si collega all’interferenza verificata, nei laboratori di recupero linguistico, fra i processi attivati per favorire una padronanza crescente delle cosiddette ‘strutture dell’italiano’, dei principi costitutivi e regolativi di un testo, e la maturazione progressiva, negli studenti, del bisogno di parlare e di scrivere di sé, di guardare alla realtà, nei suoi diversi aspetti, in un’ottica introspettiva e autoriflessiva. Riconducibile solo in parte all’incremento effettivo, più o meno rilevante, delle competenze comunicative ed espressive, la questione ha molto a che vedere, probabilmente, con la perseveranza in una riflessione condivisa sulle motivazioni e le finalità che presiedono le varie forme di scrittura, che ne condizionano le modalità, che comportano sempre e comunque lo stabilirsi di una relazione fra l’emittente e il destinatario del testo. Così che, a prescindere dal ruolo specifico, di scrivente o di lettore, e a prescindere dall’argomento in oggetto, nessuno può esimersi dal fare i conti con quello che è e con quello che sa, dall’interrogarsi sulle esperienze compiute, dal testimoniare in forma diretta o indiretta, in una pagina autobiografica o nel commento a un saggio pedagogico, della propria presenza e della propria identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.