Valutazione delle funzioni cognitive in 503 soggetti con infezione da HIV non affetti da AIDS. Risultato di uno studio multicentrico

Scopo dello studio è identificare nei soggetti con infezione da HIV non affetti da AIDS la presenza o meno di disturbi neuropsicologici, i parametri indicativi di gravità di malattia (conta dei linfociti CD4 o presenza di sintomatologia) associati a deficit cognitivi, i fattori maggiormente implicati in una deflessione della performance nei test psicometrici. Lo studio è stato condotto in 20 centri italiani di Malattie infettive da medici precedentemente addestrati sulle metodiche di somministrazione e di valutazione di una breve batteria neuropsicologica. i 503 soggetti arruolati sono stati suddivisi in base ai livelli ematici di CD4 (<-200/ul; 201-500/ul; >500/ul) e alla presenza di sintomatologia (suddivisi in : gruppo1=soggetti asintomatici senza linfoadenopatia, gruppo2=soggetti con linfoadenopatia e gruppo3= soggetti con sintomi senza AIDS). é stata evidenziata una deflessione, che non ha mai raggiunto i valori patologici , di 4 test psicometrici nel gruppo a più basso livello di CD4, e di un solo test nel gruppo di soggetti sintomatici. nell'analisi multivariata, il livello ematico dei linfociti CD4 inoltre risulta l'unico fattore tra quelli considerati (presenza di sintomi, fattore di rischio per infezione da HIV, livello di linfociti CD4) correlabile con l'esito dei test psicometrici. lo studio sembra evidenziare nelle fasi pre-AIDS l'assenza di compromissioni cognitive di rilievo; tuttavia , con livelli di CD4 <200/ul, si possono riscontrare deflessioni psicometriche che rendono necessaria una valutazione neuropsicologica di screening ed una osservazione longitudinale.