L’infezione cronica da virus dell'epatite B (HBV) è un grave problema di salute pubblica che interessa milioni di persone nelle quali il decorso della malattia può portare allo sviluppo di cirrosi, epatocarcinoma, scompenso epatico, riducendo così la sopravvivenza dei pazienti. Nonostante la vaccinazione obbligatoria, nel nostro paese si contano ancora centinaia di migliaia di cittadini italiani e immigrati da aree ad alta endemia con epatite cronica B, contratta alla nascita o nei primi anni di vita, che in molti casi può rimanere misconosciuta e asintomatica per decenni ma che nel tempo può progredire e favorire lo sviluppo di cirrosi ed epatocarcinoma (1). Negli ultimi anni sono molto migliorate l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti disponibili, sia per l’avvento dei nuovi farmaci antivirali che per la disponibilità di più accurate tecniche diagnostiche per la stadiazione dell’epatopatia e il monitoraggio della risposta alla terapia. Nonostante i risultati fino a qualche anno fa insperati, sussistono bisogni insoddisfatti e ulteriori margini di miglioramento terapeutico per incrementare l’attesa di vita dei pazienti.
Carosi, G., Gaeta, G., Fagiuoli, S., Lampertico, P., Levrero, M., Marzano, A., et al. (2012). La gestione nel presente dell’epatite cronica B per risultati a lungo termine. NEWSLETTER CLINICAL PRACTICE, X(X), 1-8.
La gestione nel presente dell’epatite cronica B per risultati a lungo termine
Fagiuoli, S;
2012
Abstract
L’infezione cronica da virus dell'epatite B (HBV) è un grave problema di salute pubblica che interessa milioni di persone nelle quali il decorso della malattia può portare allo sviluppo di cirrosi, epatocarcinoma, scompenso epatico, riducendo così la sopravvivenza dei pazienti. Nonostante la vaccinazione obbligatoria, nel nostro paese si contano ancora centinaia di migliaia di cittadini italiani e immigrati da aree ad alta endemia con epatite cronica B, contratta alla nascita o nei primi anni di vita, che in molti casi può rimanere misconosciuta e asintomatica per decenni ma che nel tempo può progredire e favorire lo sviluppo di cirrosi ed epatocarcinoma (1). Negli ultimi anni sono molto migliorate l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti disponibili, sia per l’avvento dei nuovi farmaci antivirali che per la disponibilità di più accurate tecniche diagnostiche per la stadiazione dell’epatopatia e il monitoraggio della risposta alla terapia. Nonostante i risultati fino a qualche anno fa insperati, sussistono bisogni insoddisfatti e ulteriori margini di miglioramento terapeutico per incrementare l’attesa di vita dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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