ll volume «Donne e uomini che cambiano» si propone di contribuire al consolidamento della cultura della diversità aprendo piste di riflessione inedite su tensioni e sfide connesse con i mutamenti delle identità di genere. L’intento è quello di discutere, alla luce di nuovi contributi di riflessione e ricerca ad orientamento sia qualitativo che quantitativo, alcuni itinerari delle importanti trasformazioni nelle percezioni e autopercezioni identitarie di donne e uomini e nelle relazioni tra i generi, anche alla luce della pluralità di orientamenti sessuali. Le direzioni percorse da autrici e autori sono molteplici e fortemente interconnesse: culture e pratiche di cura; maternità e paternità; modelli famigliari; omofobia, femminismi e movimenti del contemporaneo. Tutti i saggi testimoniano che il genere è una dimensione relazionale, storica, ricca e complessa. Soltanto l’esame dell’influenza reciproca di donne e uomini, dei loro legami e dei loro contrasti può permetterci di capire cos’è la «condizione femminile» e quella «maschile»: maschilità e femminilità sono funzione della percezione e interazione reciproca (presente, passata e futura). L’essere donna e l’essere uomo sono altresì il prodotto di un processo storico che ha attraversato le diverse culture e società, all’interno delle quali sono stati diversamente definiti il maschile e il femminile, creando specifiche identità collettive ed individuali. Anche le relazioni di genere cambiano costantemente, così come variano tra culture le norme sociali che regolano i comportamenti specifici. In sintesi, la ricerca di genere non può prescindere dalla trattazione contemporanea di donne, uomini, dei loro rapporti, dei loro orientamenti sessuali, del loro modo di interagire.
Ruspini, E. (2005). Introduzione. Il silenzio e la parola. In E. Ruspini (a cura di), Donne e uomini che cambiano. Relazioni di genere, identità ssesuali e mutamento sociale (pp. 11-36). Milano : Guerini.
Introduzione. Il silenzio e la parola
RUSPINI, ELISABETTA
2005
Abstract
ll volume «Donne e uomini che cambiano» si propone di contribuire al consolidamento della cultura della diversità aprendo piste di riflessione inedite su tensioni e sfide connesse con i mutamenti delle identità di genere. L’intento è quello di discutere, alla luce di nuovi contributi di riflessione e ricerca ad orientamento sia qualitativo che quantitativo, alcuni itinerari delle importanti trasformazioni nelle percezioni e autopercezioni identitarie di donne e uomini e nelle relazioni tra i generi, anche alla luce della pluralità di orientamenti sessuali. Le direzioni percorse da autrici e autori sono molteplici e fortemente interconnesse: culture e pratiche di cura; maternità e paternità; modelli famigliari; omofobia, femminismi e movimenti del contemporaneo. Tutti i saggi testimoniano che il genere è una dimensione relazionale, storica, ricca e complessa. Soltanto l’esame dell’influenza reciproca di donne e uomini, dei loro legami e dei loro contrasti può permetterci di capire cos’è la «condizione femminile» e quella «maschile»: maschilità e femminilità sono funzione della percezione e interazione reciproca (presente, passata e futura). L’essere donna e l’essere uomo sono altresì il prodotto di un processo storico che ha attraversato le diverse culture e società, all’interno delle quali sono stati diversamente definiti il maschile e il femminile, creando specifiche identità collettive ed individuali. Anche le relazioni di genere cambiano costantemente, così come variano tra culture le norme sociali che regolano i comportamenti specifici. In sintesi, la ricerca di genere non può prescindere dalla trattazione contemporanea di donne, uomini, dei loro rapporti, dei loro orientamenti sessuali, del loro modo di interagire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.