Per il continuare del periodo di crisi dal 2008 un numero crescente di imprese si trovano nella condizione di dover accedere ai nuovi istituti previsti dalla legge fallimentare. Le cause sono molteplici e l’analisi delle situazioni di crisi evidenzia come molti segnali potevano essere percepiti in periodi precedenti. La situazione di debolezza di alcune imprese, che poteva essere superato se la congiuntura avesse proseguito nel trend positivo del primo periodo del 2007, purtroppo è stata aggravata dallo scoppio delle crisi finanziaria del 2008, crisi che può essere definita come crisi da shock esterno non prevedibile: la caduta della domanda, proveniente dagli Usa, ha messo in difficoltà molte imprese orientate all’esportazione e con esse l’indotto delle PMI subfornitrici, che caratterizzano la struttura industriale italiana e le realtà dei distretti. La dimensione spesso limitata delle imprese italiane in questa situazione, più che fattore di elasticità, ha rappresentato un fattore ulteriore di debolezza, per il venir meno di un adeguato potere contrattuale che, in periodo congiunturali positivi, consentiva l’approvvigionamento di risorse finanziarie e di risorse materiali a condizioni compatibili con l’economicità gestionale. Il lavoro, dopo aver illustrato le caratteristiche della PMI italiana, analizza il caso di una PMI, dove la carenza di adeguati sistemi di controllo, la scarsa managerialità e l’incapacità spesso di vedere lo stesso bilancio come uno degli strumenti del controllo di gestione hanno portato a sottovalutare la situazione, mettendo in pericolo la stessa continuità aziendale. Costruire, a partire dal bilancio, un tableau de bord , che individui attraverso l’indagine per indici, con indicatori economici, finanziari e patrimoniali e soprattutto attraverso l’indagine per flussi e la redazione del rendiconto finanziario quelli che sono le aree di debolezza, potrebbe consentire di individuare per tempo eventuali criticità, criticità che la crisi ha contribuito a far emergere.

Tami, A. (2012). Dalla crisi alla ripresa: i fattori di debolezza delle imprese italiane. Analisi delle scelte mancate. Inserto. AMMINISTRAZIONE & FINANZA(1), 1-21.

Dalla crisi alla ripresa: i fattori di debolezza delle imprese italiane. Analisi delle scelte mancate. Inserto

TAMI, ALESSANDRA
2012

Abstract

Per il continuare del periodo di crisi dal 2008 un numero crescente di imprese si trovano nella condizione di dover accedere ai nuovi istituti previsti dalla legge fallimentare. Le cause sono molteplici e l’analisi delle situazioni di crisi evidenzia come molti segnali potevano essere percepiti in periodi precedenti. La situazione di debolezza di alcune imprese, che poteva essere superato se la congiuntura avesse proseguito nel trend positivo del primo periodo del 2007, purtroppo è stata aggravata dallo scoppio delle crisi finanziaria del 2008, crisi che può essere definita come crisi da shock esterno non prevedibile: la caduta della domanda, proveniente dagli Usa, ha messo in difficoltà molte imprese orientate all’esportazione e con esse l’indotto delle PMI subfornitrici, che caratterizzano la struttura industriale italiana e le realtà dei distretti. La dimensione spesso limitata delle imprese italiane in questa situazione, più che fattore di elasticità, ha rappresentato un fattore ulteriore di debolezza, per il venir meno di un adeguato potere contrattuale che, in periodo congiunturali positivi, consentiva l’approvvigionamento di risorse finanziarie e di risorse materiali a condizioni compatibili con l’economicità gestionale. Il lavoro, dopo aver illustrato le caratteristiche della PMI italiana, analizza il caso di una PMI, dove la carenza di adeguati sistemi di controllo, la scarsa managerialità e l’incapacità spesso di vedere lo stesso bilancio come uno degli strumenti del controllo di gestione hanno portato a sottovalutare la situazione, mettendo in pericolo la stessa continuità aziendale. Costruire, a partire dal bilancio, un tableau de bord , che individui attraverso l’indagine per indici, con indicatori economici, finanziari e patrimoniali e soprattutto attraverso l’indagine per flussi e la redazione del rendiconto finanziario quelli che sono le aree di debolezza, potrebbe consentire di individuare per tempo eventuali criticità, criticità che la crisi ha contribuito a far emergere.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
crisi, analisi, indici
Italian
gen-2012
1
1
21
reserved
Tami, A. (2012). Dalla crisi alla ripresa: i fattori di debolezza delle imprese italiane. Analisi delle scelte mancate. Inserto. AMMINISTRAZIONE & FINANZA(1), 1-21.
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