Per la fine del 2020, su sollecitazione dell’Unione Europea, e grazie alla mediazione dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM) il Gambia ha lanciato la sua prima National Migration Policy (NMP) proponendo una duplice interpretazione del nesso migrazioni-sviluppo. Da un lato, la NMP auspica il sistemico coinvolgimento della diaspora gambiana nella crescita socio-economica del paese, valorizzando la migrazione come strumento di cambiamento socio-economico. Dall’altro, promuove un’idea di sviluppo quale motore di stanzialità in grado di arginare l’immigrazione “irregolare”. L’articolo sostiene che qualsiasi iniziativa promossa nell’ambito della NMP è destinata a incontrare la quotidianità di declinazioni locali, storicamente radicate e in rapida evoluzione del nesso migrazioni-sviluppo. Queste declinazioni sensibilmente divergono rispetto all’agenda securitaria promossa dall’Unione Europea in Africa sub-sahariana. Il caso-studio di Kerewan, una comunità rurale dalla consolidata storia diasporica, impegnata in forme locali di governo della mobilità geografica al servizio di un’agenda di pro-mozione socio-economica collettiva, aiuta a comprendere sia la dimensione multi-scalare sia le temporalità differenziali del nesso migrazione-sviluppo: la rapida apertura nella circolazione di fondi vincolati alla gestione delle migrazioni, che si è verificata in Gambia con la fine del regime di Yahya Jammeh nel 2017, contrasta con la temporalità lenta del continuo processo di adattamento, appropriazione locale e socializzazione dello sviluppo e del-la migrazione in cui Kerewan, come altre comunità gambiane, è impegnato
Bellagamba, A., Vitturini, E. (2021). La storia locale del nesso migrazioni-sviluppo: politiche, attori ed esperienze nel Gambia post-dittatura. ANTROPOLOGIA, 8(3), 137-168 [10.14672/ada20211832139-170].
La storia locale del nesso migrazioni-sviluppo: politiche, attori ed esperienze nel Gambia post-dittatura
Bellagamba, A
;Vitturini, E
2021
Abstract
Per la fine del 2020, su sollecitazione dell’Unione Europea, e grazie alla mediazione dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM) il Gambia ha lanciato la sua prima National Migration Policy (NMP) proponendo una duplice interpretazione del nesso migrazioni-sviluppo. Da un lato, la NMP auspica il sistemico coinvolgimento della diaspora gambiana nella crescita socio-economica del paese, valorizzando la migrazione come strumento di cambiamento socio-economico. Dall’altro, promuove un’idea di sviluppo quale motore di stanzialità in grado di arginare l’immigrazione “irregolare”. L’articolo sostiene che qualsiasi iniziativa promossa nell’ambito della NMP è destinata a incontrare la quotidianità di declinazioni locali, storicamente radicate e in rapida evoluzione del nesso migrazioni-sviluppo. Queste declinazioni sensibilmente divergono rispetto all’agenda securitaria promossa dall’Unione Europea in Africa sub-sahariana. Il caso-studio di Kerewan, una comunità rurale dalla consolidata storia diasporica, impegnata in forme locali di governo della mobilità geografica al servizio di un’agenda di pro-mozione socio-economica collettiva, aiuta a comprendere sia la dimensione multi-scalare sia le temporalità differenziali del nesso migrazione-sviluppo: la rapida apertura nella circolazione di fondi vincolati alla gestione delle migrazioni, che si è verificata in Gambia con la fine del regime di Yahya Jammeh nel 2017, contrasta con la temporalità lenta del continuo processo di adattamento, appropriazione locale e socializzazione dello sviluppo e del-la migrazione in cui Kerewan, come altre comunità gambiane, è impegnatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.