Le seconde generazioni di immigrati non accettano ruoli marginali, non hanno il mito del rientro; apparentemente assumono i valori dominanti della società locale. Una ricerca condotta fa emergere che nascono forti conflitti relazionali coi ragazzi autoctoni e di altre nazionalità. I genitori in molti casi coltivano il mito del rientro, credono che grazie agli sforzi fatti in terra straniera sarà possibile tornare al paese d’origine, realizzando là un nuovo progetto di vita, fatto di tante aspettative: saldare i debiti, acquistare casa, avviare un lavoro autonomo e remunerativo. Ma i ragazzi questi miti non li hanno e spesso la situazione a scuola si fa complicata.
Giusti, M. (2012). Crescere in un paese straniero fra stigma dei coetanei e attese dei genitori. Intervento presentato a: Nessuno può crescere solo. Progetto per la promozione dei diritti di bambini e adolescenti in Italia e in Romania, Milano Università degli studi di Milano Bicocca.
Crescere in un paese straniero fra stigma dei coetanei e attese dei genitori
GIUSTI, MARIANGELA
2012
Abstract
Le seconde generazioni di immigrati non accettano ruoli marginali, non hanno il mito del rientro; apparentemente assumono i valori dominanti della società locale. Una ricerca condotta fa emergere che nascono forti conflitti relazionali coi ragazzi autoctoni e di altre nazionalità. I genitori in molti casi coltivano il mito del rientro, credono che grazie agli sforzi fatti in terra straniera sarà possibile tornare al paese d’origine, realizzando là un nuovo progetto di vita, fatto di tante aspettative: saldare i debiti, acquistare casa, avviare un lavoro autonomo e remunerativo. Ma i ragazzi questi miti non li hanno e spesso la situazione a scuola si fa complicata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.