Il contributo, prendendo le mosse dall’assoluta rilevanza della tempestività dell’azione amministrativa per la tutela degli interessi pubblici e privati e dalle modifiche all’art. 2, l. 241/1990, apportate dal Decreto Semplificazioni, specialmente con riferimento alla “sorte” degli atti tardivi, affronta il tema della durata dei procedimenti amministrativi e valuta l’opportunità di spostare l’attenzione dal termine di conclusione applicabile ai singoli procedimenti verso un’estensione del concetto di “ragionevole durata”, tipico del processo, al procedimento amministrativo, anche alla luce degli insegnamenti provenienti dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritto dell’Uomo e tenendo conto, altresì, dell’incidenza di una durata eccessiva del procedimento sul paradigma legale di riferimento, in virtù della regola del tempus regit actum. Esaminati gli effetti del decorso del tempo sulle diverse “tipologie” di atto tardivo, il contributo valuta il diverso ruolo svolto del giudice amministrativo a seconda del regime applicabile all’atto.
Vernile, S. (2020). Ragionevole durata del procedimento amministrativo e "sorte" dell'atto tardivo. IL DIRITTO DELL'ECONOMIA, 103(3), 337-377.
Ragionevole durata del procedimento amministrativo e "sorte" dell'atto tardivo
Vernile, S
2020
Abstract
Il contributo, prendendo le mosse dall’assoluta rilevanza della tempestività dell’azione amministrativa per la tutela degli interessi pubblici e privati e dalle modifiche all’art. 2, l. 241/1990, apportate dal Decreto Semplificazioni, specialmente con riferimento alla “sorte” degli atti tardivi, affronta il tema della durata dei procedimenti amministrativi e valuta l’opportunità di spostare l’attenzione dal termine di conclusione applicabile ai singoli procedimenti verso un’estensione del concetto di “ragionevole durata”, tipico del processo, al procedimento amministrativo, anche alla luce degli insegnamenti provenienti dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritto dell’Uomo e tenendo conto, altresì, dell’incidenza di una durata eccessiva del procedimento sul paradigma legale di riferimento, in virtù della regola del tempus regit actum. Esaminati gli effetti del decorso del tempo sulle diverse “tipologie” di atto tardivo, il contributo valuta il diverso ruolo svolto del giudice amministrativo a seconda del regime applicabile all’atto.File | Dimensione | Formato | |
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