Come spesso accade la società e il suo progresso cambiano ad una velocità assai più rapida rispetto a quella dei loro ordinamenti giuridici, il più delle volte, paralizzati da resistenze di chi non vuole perdere rendite di posizione e privilegi derivanti dalla normativa vigente. In alcuni casi, tuttavia, le trasformazioni sociali sembrano essere così radicali e improrogabili da imporsi nei fatti, frantumando qualsiasi immobilismo o resistenza. Questa considerazione di carattere generico e teorico, invero, appare una constatazione, che (ancor più in Italia) potrebbe essere evocata nei molti ambiti, in cui le politiche di riforma sono più restie ad adeguarsi al mutamento sociale nonché al progresso tecnologico; e in questa sede, in particolare, sembra bene descrive – come tenterò di argomentare – le ragioni delle mancate riforme, specialmente, nel settore dei trasporti pubblici locali non di linea, dove gruppi d’interesse molto concentrati, in particolare i taxisti possessori delle licenze, riescono ormai da tempo ad opporsi efficacemente a qualsiasi forma di liberalizzazione del mercato che metterebbe in pericolo la loro rendita monopolistica. È questo, però, un settore nel quale molti cambiamenti radicali sono avvenuti. Cambiamenti che non stanno interessando solo il contesto italiano, ma comuni alla maggior parte dei Paesi europei, che, non a caso, presentano simili regolamentazioni e, pertanto, comuni istanze di riforma, che il saggio mira ad analizzare in un'ottica di maggiore concorrenza.
Raffiotta, E. (2018). Trasporti pubblici locali non di linea e concorrenza: l'irreversibile processo di trasformazione. In F. Roversi Monaco G. Caia (a cura di), Il trasporto pubblico locale. Vol. II : Situazione ordinamentale e prospettive (pp. 101-118). ITA : Editoriale Scientifica.
Trasporti pubblici locali non di linea e concorrenza: l'irreversibile processo di trasformazione
E. C. Raffiotta
2018
Abstract
Come spesso accade la società e il suo progresso cambiano ad una velocità assai più rapida rispetto a quella dei loro ordinamenti giuridici, il più delle volte, paralizzati da resistenze di chi non vuole perdere rendite di posizione e privilegi derivanti dalla normativa vigente. In alcuni casi, tuttavia, le trasformazioni sociali sembrano essere così radicali e improrogabili da imporsi nei fatti, frantumando qualsiasi immobilismo o resistenza. Questa considerazione di carattere generico e teorico, invero, appare una constatazione, che (ancor più in Italia) potrebbe essere evocata nei molti ambiti, in cui le politiche di riforma sono più restie ad adeguarsi al mutamento sociale nonché al progresso tecnologico; e in questa sede, in particolare, sembra bene descrive – come tenterò di argomentare – le ragioni delle mancate riforme, specialmente, nel settore dei trasporti pubblici locali non di linea, dove gruppi d’interesse molto concentrati, in particolare i taxisti possessori delle licenze, riescono ormai da tempo ad opporsi efficacemente a qualsiasi forma di liberalizzazione del mercato che metterebbe in pericolo la loro rendita monopolistica. È questo, però, un settore nel quale molti cambiamenti radicali sono avvenuti. Cambiamenti che non stanno interessando solo il contesto italiano, ma comuni alla maggior parte dei Paesi europei, che, non a caso, presentano simili regolamentazioni e, pertanto, comuni istanze di riforma, che il saggio mira ad analizzare in un'ottica di maggiore concorrenza.File | Dimensione | Formato | |
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