Cinema e sostenibilità fra green practices, il Corviale e gelidi paesaggi

Il presente contributo attraversa scenari disciplinari differenti per enucleare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. L’attuazione di green practices durante la produzione dei film e in occasione dei festival è un tema di attualità così come il recupero di spazi da destinare a sale per la proiezione in un’ottica anche aggregativa. Le azioni di recupero e di rigenerazione delle periferie urbane in chiave sostenibile, quali il nuovo progetto per il Corviale, sono percorse efficacemente dal cinema, per la sua doppia vocazione di rilevare gli aspetti della realtà come di indirizzare i gusti della società. I paesaggi nordici della pittura fiamminga hanno dimostrato una certa continuità di rappresentazione nell’evidenziare quella sensibilità ecologica che ha interessato anche la cinematografia. Alla domanda sul contributo del cinema nella formazione di una coscienza green si giunge alle conclusioni che se, da un lato, le azioni più eclatanti riguardano una cerchia elitaria e già orientata, dall’altro, la potenza delle immagini e la pervasività del mezzo possono significativamente incidere nei piccoli comportamenti quotidiani collettivi.