Una cultura di matrice aziendalistica e orientata alla valutazione dei risultati del lavoro educativo sembra prioritaria oggi nel panorama dei servizi, nella quale il controllo sui processi comprime il tempo per una riflessione sul senso ultimo delle azioni educative. In questo panorama i singoli professionisti sono sempre meno orientati a elaborare i fenomeni che si sviluppano all’interno della materialità del lavoro con utenti e colleghi e a problematizzare il loro rapporto con la cultura del servizio. Il dispositivo della supervisione come spazio- tempo di «apprendimento dall’esperienza» fa leva sulle capacità di pensiero del soggetto-gruppo, inteso come un apparato mentale in grado di espandere i pensieri dei singoli professionisti e di contribuire in modo creativo a una meta-riflessione sugli interventi educativi, volti a scorgere le potenzialità inespresse degli utenti, per permettere agli educatori di attraversare i vissuti di fatica e sovraesposizione emozionale connessi al lavoro educativo sul campo; il saggio si interroga sulle condizioni che consentono l'attivarsi di una fiducia nel gruppo come premessa per passare da una visione parcellizzata del lavoro educativo in cui ogni educatore si pensa e si auto-rappresenta come soggetto nel gruppo, a una cultura di gruppo, caratterizzata dalla costruzione di visioni condivise degli utenti, aperte a una dinamica di riconoscimento empatico. Tale processo consente al gruppo, in una prospettiva dinamica del proprio compito di lavoro, di modificare nel tempo, la qualità del pensiero, delle narrazioni e della postura nelle relazioni educative. Sviluppando un pensiero insaturo, gli educatori sono invitati a fare esperienza delle crescita del proprio pensiero in un contatto emozionalmente denso con il processo del gruppo di lavoro.

ULIVIERI STIOZZI RIDOLFI, S. (2021). La supervisione alle équipe educative come dispositivo di manutenzione degli affetti e di apprendimento dall’esperienza. In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali Storia, linee di ricerca e prospettive (pp. 484-491). Lecce : Pensa Multimedia.

La supervisione alle équipe educative come dispositivo di manutenzione degli affetti e di apprendimento dall’esperienza

Ulivieri Stiozzi Ridolfi Stefania
2021

Abstract

Una cultura di matrice aziendalistica e orientata alla valutazione dei risultati del lavoro educativo sembra prioritaria oggi nel panorama dei servizi, nella quale il controllo sui processi comprime il tempo per una riflessione sul senso ultimo delle azioni educative. In questo panorama i singoli professionisti sono sempre meno orientati a elaborare i fenomeni che si sviluppano all’interno della materialità del lavoro con utenti e colleghi e a problematizzare il loro rapporto con la cultura del servizio. Il dispositivo della supervisione come spazio- tempo di «apprendimento dall’esperienza» fa leva sulle capacità di pensiero del soggetto-gruppo, inteso come un apparato mentale in grado di espandere i pensieri dei singoli professionisti e di contribuire in modo creativo a una meta-riflessione sugli interventi educativi, volti a scorgere le potenzialità inespresse degli utenti, per permettere agli educatori di attraversare i vissuti di fatica e sovraesposizione emozionale connessi al lavoro educativo sul campo; il saggio si interroga sulle condizioni che consentono l'attivarsi di una fiducia nel gruppo come premessa per passare da una visione parcellizzata del lavoro educativo in cui ogni educatore si pensa e si auto-rappresenta come soggetto nel gruppo, a una cultura di gruppo, caratterizzata dalla costruzione di visioni condivise degli utenti, aperte a una dinamica di riconoscimento empatico. Tale processo consente al gruppo, in una prospettiva dinamica del proprio compito di lavoro, di modificare nel tempo, la qualità del pensiero, delle narrazioni e della postura nelle relazioni educative. Sviluppando un pensiero insaturo, gli educatori sono invitati a fare esperienza delle crescita del proprio pensiero in un contatto emozionalmente denso con il processo del gruppo di lavoro.
Capitolo o saggio
educazione, affetti, gruppo, apprendimento dall'esperienza
Italian
La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali Storia, linee di ricerca e prospettive
Polenghi, S; Cereda, F; Zini, P
2021
9788867608287
Pensa Multimedia
484
491
ULIVIERI STIOZZI RIDOLFI, S. (2021). La supervisione alle équipe educative come dispositivo di manutenzione degli affetti e di apprendimento dall’esperienza. In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali Storia, linee di ricerca e prospettive (pp. 484-491). Lecce : Pensa Multimedia.
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