Il contributo al manuale si riferisce ai temi del matrimonio celebrato davanti ai ministri del culto cattolico, del matrimonio celebrato davanti ai ministri delle confessioni diverse dalla cattolica e a quello dei beni culturali di proprietà della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose o utilizzati, quali che ne siano i proprietari a fini di culto. In ordine all’istituto del matrimonio si evidenzia che la Repubblica italiana ispira oggi il suo ordinamento al principio della pluralità delle forme di celebrazione del matrimonio idonee a costituire la famiglia legittima (artt. 82, 83, 84 e ss. c.c., art. 11 della L. n. 449 del 1984) e riconosce a ciascuno il diritto di libertà matrimoniale, vale a dire il diritto, in presenza di specifici requisiti indicati dalla legge, di contrarre (o non contrarre) matrimonio e di scegliere una tra le forme di celebrazione previste dall’ordinamento (artt. 2, 19 e 29 Cost., art. 12 CEDU, art. 23 Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici L. n. 881 del 1977). Di seguito, l’esposizione dei vari istituti privilegia i temi di maggiore attualità, quale risulta dalla giurisprudenza e dalla prassi amministrativa, più che al succedersi delle teorie. In riferimento ai beni culturali di proprietà della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose o utilizzati, quali che ne siano i proprietari a fini di culto, si evidenzia la rilevanza del principio di cooperazione in forza del quale il Ministero per i beni e le attività culturali e, per quanto di competenza le Regioni, operano di concerto con le autorità confessionali in relazione alle esigenze di culto.

Lugli, M. (2007). Il matrimonio celebrato davanti a ministri del culto cattolico. In G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico. Torino : Giappichelli.

Il matrimonio celebrato davanti a ministri del culto cattolico

LUGLI, MATTEO
2007

Abstract

Il contributo al manuale si riferisce ai temi del matrimonio celebrato davanti ai ministri del culto cattolico, del matrimonio celebrato davanti ai ministri delle confessioni diverse dalla cattolica e a quello dei beni culturali di proprietà della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose o utilizzati, quali che ne siano i proprietari a fini di culto. In ordine all’istituto del matrimonio si evidenzia che la Repubblica italiana ispira oggi il suo ordinamento al principio della pluralità delle forme di celebrazione del matrimonio idonee a costituire la famiglia legittima (artt. 82, 83, 84 e ss. c.c., art. 11 della L. n. 449 del 1984) e riconosce a ciascuno il diritto di libertà matrimoniale, vale a dire il diritto, in presenza di specifici requisiti indicati dalla legge, di contrarre (o non contrarre) matrimonio e di scegliere una tra le forme di celebrazione previste dall’ordinamento (artt. 2, 19 e 29 Cost., art. 12 CEDU, art. 23 Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici L. n. 881 del 1977). Di seguito, l’esposizione dei vari istituti privilegia i temi di maggiore attualità, quale risulta dalla giurisprudenza e dalla prassi amministrativa, più che al succedersi delle teorie. In riferimento ai beni culturali di proprietà della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose o utilizzati, quali che ne siano i proprietari a fini di culto, si evidenzia la rilevanza del principio di cooperazione in forza del quale il Ministero per i beni e le attività culturali e, per quanto di competenza le Regioni, operano di concerto con le autorità confessionali in relazione alle esigenze di culto.
Capitolo o saggio
diritto ecclesiastico
Italian
Nozioni di diritto ecclesiastico
Casuscelli, G.
2007
978-88-348-7556-8
Giappichelli
Lugli, M. (2007). Il matrimonio celebrato davanti a ministri del culto cattolico. In G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico. Torino : Giappichelli.
none
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