Il letto di sabbia: Ge Hongbing e la scrittura del corpo al maschile

Il concetto di “scrittura del corpo” in letteratura nasce o, comunque, prende forma nelle opere delle femministe francesi degli anni ’70, introdotte poi in Cina nei primi anni ’90. Il pensiero che si articola in "Le rire de la Méduse" (1975) di Hélène Cixous – che le donne possano e debbano sviluppare una nuova modalità di espressione, operando un ritorno all’inconscio e al proprio corpo –, ad esempio, viene re-interpretato da numerose scrittrici cinesi. Da qui la definizione shenti xiezuo (scrittura del corpo) coniata dai critici letterari cinesi. Uno dei principali teorici della “scrittura del corpo” è lo studioso Ge Hongbing (1968-), che ne fa una delle chiavi di lettura non solo della letteratura femminile, ma in generale dell’estetica letteraria della cosiddetta “Nuova generazione”. La “scrittura del corpo” è davvero un fenomeno che varca i confini della narrativa di genere? Se è possibile parlare di “scrittori del corpo”, il primo autore da prendere in analisi è proprio Ge Hongbing che, con il suo romanzo autobiografico "Il letto di sabbia" (Sha chuang) del 2003, ha voluto mimare con intento sarcastico le opere di scrittrici quali Mian Mian e Zhou Weihui