La ricostruzione del Califfato è alla base del pensiero fondamentalista fin dalla fine del secolo XIX, ma qual è il modello di Stato promosso dalla corrente fondamentalista? Quale la visione della praxis politica dei movimenti, gruppi o dei partiti fondamentalisti islamici siano essi legali, illegali o clandestini? Non è possibile formulare una risposta univoca a tale questione, dato che, nella cosiddetta galassia islamista, non vi è concordanza di idee né di programmi a proposito delle caratteristiche effettive che debba avere l’obiettivo ultimo dell’azione, ovvero lo Stato islamico, né, soprattutto, vi è uniformità di vedute circa la scelta delle modalità da impiegare per giungere alla costituzione di tale entità statuale. È necessario pertanto soffermarsi su singoli casi, abbandonando l’idea che esista un unico, monolitico discorso islamista, e approcciandosi invece a esso come a una galassia. Un sistema in cui ogni gruppo è sì collegato ad altri perché all’interno dello stesso universo, ma è nei fatti caratterizzato da teorizzazioni o concretizzazioni proprie e spesso completamente disconnesse e indipendenti da quelle degli altri. Per tentare di comprendere meglio le idee e le teorie più propriamente politiche di alcuni movimenti o partiti riconducibili al fondamentalismo islamico, e per cogliere inoltre come questi si muovano all’interno di un’organizzazione statuale precostituita, ci si soffermerà sulle analisi elaborate da alcuni dei maggiori teorici di questo complesso universo, esaminando alcuni testi-chiave come manifesti politici, discorsi programmatici, pubblicazioni divulgative-propagandistiche, saggi particolarmente rilevanti.
Roggero, C. (2015). Lo Stato islamico tra realtà e utopia. Nord Africa e modelli globali. In Andrea Plebani e Martino Diez (a cura di), La galassia fondamentalista. Tra Jihad armato e partecipazione politica (pp. 51-68). ITA : MARSILIO EDITORI.
Lo Stato islamico tra realtà e utopia. Nord Africa e modelli globali
Roggero, C
2015
Abstract
La ricostruzione del Califfato è alla base del pensiero fondamentalista fin dalla fine del secolo XIX, ma qual è il modello di Stato promosso dalla corrente fondamentalista? Quale la visione della praxis politica dei movimenti, gruppi o dei partiti fondamentalisti islamici siano essi legali, illegali o clandestini? Non è possibile formulare una risposta univoca a tale questione, dato che, nella cosiddetta galassia islamista, non vi è concordanza di idee né di programmi a proposito delle caratteristiche effettive che debba avere l’obiettivo ultimo dell’azione, ovvero lo Stato islamico, né, soprattutto, vi è uniformità di vedute circa la scelta delle modalità da impiegare per giungere alla costituzione di tale entità statuale. È necessario pertanto soffermarsi su singoli casi, abbandonando l’idea che esista un unico, monolitico discorso islamista, e approcciandosi invece a esso come a una galassia. Un sistema in cui ogni gruppo è sì collegato ad altri perché all’interno dello stesso universo, ma è nei fatti caratterizzato da teorizzazioni o concretizzazioni proprie e spesso completamente disconnesse e indipendenti da quelle degli altri. Per tentare di comprendere meglio le idee e le teorie più propriamente politiche di alcuni movimenti o partiti riconducibili al fondamentalismo islamico, e per cogliere inoltre come questi si muovano all’interno di un’organizzazione statuale precostituita, ci si soffermerà sulle analisi elaborate da alcuni dei maggiori teorici di questo complesso universo, esaminando alcuni testi-chiave come manifesti politici, discorsi programmatici, pubblicazioni divulgative-propagandistiche, saggi particolarmente rilevanti.File | Dimensione | Formato | |
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