La presenza di una stabile organizzazione, in forza delle norme contenute nei trattati contro le doppie imposizioni e, generalmente, delle disposizioni legislative nazionali, consente allo Stato nel cui territorio è situata tale struttura di esercitare il potere impositivo sui redditi ottenuti dall’impresa non residente alla quale appartiene la stabile organizzazione medesima. Il reddito tassabile in capo al contribuente straniero è quello derivante dall’attività imprenditoriale esercitata mediante la stabile organizzazione. Quest’ultima assurge quindi a criterio di collegamento tra il reddito conseguito dall’impresa non residente e il territorio dello Stato in cui è localizzata la stabile organizzazione. Tale connessione è un presupposto imprescindibile per l’attuazione della pretesa impositiva. Si pone quindi il problema di determinare il risultato utile ascrivibile all’attività esercitata dalla sede operativa locale, grandezza alla quale è commisurato il prelievo fiscale nello Stato ospitante. Nell’articolo si analizzano i discutono i metodi adottabili al riguardo, che sono fondamentalmente due, uno di tipo analitico, l’altro di tipo sintetico.
Gaffuri, A. (2002). La determinazione del reddito della stabile organizzazione. RASSEGNA TRIBUTARIA, 45(1), 86-113.
La determinazione del reddito della stabile organizzazione
GAFFURI, ALBERTO MARIA
2002
Abstract
La presenza di una stabile organizzazione, in forza delle norme contenute nei trattati contro le doppie imposizioni e, generalmente, delle disposizioni legislative nazionali, consente allo Stato nel cui territorio è situata tale struttura di esercitare il potere impositivo sui redditi ottenuti dall’impresa non residente alla quale appartiene la stabile organizzazione medesima. Il reddito tassabile in capo al contribuente straniero è quello derivante dall’attività imprenditoriale esercitata mediante la stabile organizzazione. Quest’ultima assurge quindi a criterio di collegamento tra il reddito conseguito dall’impresa non residente e il territorio dello Stato in cui è localizzata la stabile organizzazione. Tale connessione è un presupposto imprescindibile per l’attuazione della pretesa impositiva. Si pone quindi il problema di determinare il risultato utile ascrivibile all’attività esercitata dalla sede operativa locale, grandezza alla quale è commisurato il prelievo fiscale nello Stato ospitante. Nell’articolo si analizzano i discutono i metodi adottabili al riguardo, che sono fondamentalmente due, uno di tipo analitico, l’altro di tipo sintetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.