In questo lavoro si intende far emergere come il potere di un uomo come re, capo militare e costruttore di pace insieme con il potere della lingua inglese abbia dato vita ad una prosa vernacolare in lingua inglese, fino a quel momento espressa in latino, interagendo sinergicamente. Si analizzano quei passi in cui emerge l'importante rapporto con il potere da parte boeziana e alfrediana. Si enfatizza la ricchezza e la forza espressiva di una lingua pronta a raggiungere la propria autonomia letteraria grazie all'impresa pionieristica di re Alfredo. Il lavoro si propone di delineare il rapporto che Boezio e Alfredo hanno con il soggetto in questione, cui è strettamente legato quello della giustizia (oggetto di analisi di un lavoro pubblicato nel 2000), e quindi di analizzare il lessico chiave evidenziando corrispondenze, divergenze e varietà tra i lessemi che ricorrono nella versione anglosassone e quelli impiegati nell'opera latina al fine di tracciare una tassonomia del vocabolario alfrediano e di cogliere l'idea di potere che questo ci comunica
Tornaghi, P. (2004). Power of a Man and Power of a Language: Alfred's Vision of Kingship in the Old English Translation of Boethius De consolatione Philosophiae.. In The History of English and the Dynamics of Power. Proceedings of the 8th Italian Conference on the History of the English Language, Genoa 7-9 May 1997 (pp.43-63). Alessandria : Edizioni dell'Orso.
Power of a Man and Power of a Language: Alfred's Vision of Kingship in the Old English Translation of Boethius De consolatione Philosophiae.
TORNAGHI, PAOLA
2004
Abstract
In questo lavoro si intende far emergere come il potere di un uomo come re, capo militare e costruttore di pace insieme con il potere della lingua inglese abbia dato vita ad una prosa vernacolare in lingua inglese, fino a quel momento espressa in latino, interagendo sinergicamente. Si analizzano quei passi in cui emerge l'importante rapporto con il potere da parte boeziana e alfrediana. Si enfatizza la ricchezza e la forza espressiva di una lingua pronta a raggiungere la propria autonomia letteraria grazie all'impresa pionieristica di re Alfredo. Il lavoro si propone di delineare il rapporto che Boezio e Alfredo hanno con il soggetto in questione, cui è strettamente legato quello della giustizia (oggetto di analisi di un lavoro pubblicato nel 2000), e quindi di analizzare il lessico chiave evidenziando corrispondenze, divergenze e varietà tra i lessemi che ricorrono nella versione anglosassone e quelli impiegati nell'opera latina al fine di tracciare una tassonomia del vocabolario alfrediano e di cogliere l'idea di potere che questo ci comunicaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.