Il ventunesimo secolo registra due tendenze globali che stanno avendo delle forti implicazioni sulla condizione e la qualità della vita delle po-polazioni: un rapido invecchiamento della popolazione e un constante e continuo processo of inurbamento. Le stime riportano che la popolazione globale over 60 raddoppierà passando dal 11% nel 2006 al 22% nel 2050 e che la composizione della popolazione mondiale sarà formata più da anziani che da bambi-ni (età 0-14 anni). Le stesse fonti inoltre, sottolineano che questo fe-nomeno sarà più evidente nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo poiché il 79% della popolazione anziana (over 60 anni) vivrà nei paesi del “Nord del mondo”. In questo scenario, una delle zone che presenterà una forte fragilità in termini di elevata presenza di popola-zione anziana sarà proprio l’Europa che nel 2050 avrà una popolazio-ne over 65 che si attesterà sui 264 milioni (IASA, 2017), ossia quasi la metà della popolazione (42,2%); ed in particolare il Sud Europa sarà l’eurozona più coinvolta dal fenomeno (51,1%). La seconda dato, peraltro già ampiamento evidente, è che la maggior partedella popolazione mondialerisiederà in aree urbane. Nel 2030 due terzi della popolazione mondiale vivrà aree urbane e circa un quar-to avrà un’età superiore ai 60 anni (HABITAT, 2010)
Mugnano, S. (2018). Ageing city. In Zajczyk F (a cura di), Alimentazione e Qualità della vita nella ageing society (pp. 13-24). ITA : FrancoAngeli.
Ageing city
Mugnano, S
2018
Abstract
Il ventunesimo secolo registra due tendenze globali che stanno avendo delle forti implicazioni sulla condizione e la qualità della vita delle po-polazioni: un rapido invecchiamento della popolazione e un constante e continuo processo of inurbamento. Le stime riportano che la popolazione globale over 60 raddoppierà passando dal 11% nel 2006 al 22% nel 2050 e che la composizione della popolazione mondiale sarà formata più da anziani che da bambi-ni (età 0-14 anni). Le stesse fonti inoltre, sottolineano che questo fe-nomeno sarà più evidente nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo poiché il 79% della popolazione anziana (over 60 anni) vivrà nei paesi del “Nord del mondo”. In questo scenario, una delle zone che presenterà una forte fragilità in termini di elevata presenza di popola-zione anziana sarà proprio l’Europa che nel 2050 avrà una popolazio-ne over 65 che si attesterà sui 264 milioni (IASA, 2017), ossia quasi la metà della popolazione (42,2%); ed in particolare il Sud Europa sarà l’eurozona più coinvolta dal fenomeno (51,1%). La seconda dato, peraltro già ampiamento evidente, è che la maggior partedella popolazione mondialerisiederà in aree urbane. Nel 2030 due terzi della popolazione mondiale vivrà aree urbane e circa un quar-to avrà un’età superiore ai 60 anni (HABITAT, 2010)File | Dimensione | Formato | |
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