Nell'attuale società votata alla tecnologia e alla virtualità immortale, il corpo rappresenta una trasgressione: coi suoi vincoli, i suoi limiti e le sue caducità. In particolare la nascita e la morte - esperienze rimosse o stravolte dai processi di medicalizzazione - rammentano un destino imprescindibile: che vivere è innanzitutto relazione, e nel passaggio da una relazione all'altra (con sè stessi, i propri progetti, il proprio corpo, la presenza degli altri...)si costruisce e si compie la parabola umana.

Musi, E. (2002). La trasgressione del corpo. ADULTITÀ, 2002(15), 57-69.

La trasgressione del corpo

Musi, E
2002

Abstract

Nell'attuale società votata alla tecnologia e alla virtualità immortale, il corpo rappresenta una trasgressione: coi suoi vincoli, i suoi limiti e le sue caducità. In particolare la nascita e la morte - esperienze rimosse o stravolte dai processi di medicalizzazione - rammentano un destino imprescindibile: che vivere è innanzitutto relazione, e nel passaggio da una relazione all'altra (con sè stessi, i propri progetti, il proprio corpo, la presenza degli altri...)si costruisce e si compie la parabola umana.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
corpo; trasgressione; nascita; morte;
Italian
2002
2002
15
57
69
none
Musi, E. (2002). La trasgressione del corpo. ADULTITÀ, 2002(15), 57-69.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/305319
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