Se i processi di declassamento nelle società di antico regime, sono spesso il prodotto di dinamiche lente e progressive, i fenomeni di crisi economica e sociale o politica, sono fattori che contribuiscono a una rapida alterazione di questo ritmo; alcuni processi già in lenta incubazione conoscono una brusca accelerazione, mentre altri si formano a caldo e si sviluppano secondo una logica nuova. Parallelamente sono questi anche i tempi in cui si aprono delle inattese opportunità di riqualificazione a beneficio di strati precedentemente sottoposti a un processo di declassamento e che ora possono aspirare a posti nella società o nello Stato che erano stati precedentemente loro preclusi. Da questo punto di vista le rivoluzioni sono laboratori di straordinario interesse in cui è possibile studiare come dinamiche di declassamento e di riqualificazione si accavallano in modo spesso complesso e disordinato, ma non per questo meno esplicito. Le carte si rimescolano e i giochi si riaprono, prefigurando nuove dinamiche di riorganizzazione della vita sociale. La Rivoluzione francese non fa difetto a questa caratteristica e Parigi in particolare ci offre un campo di osservazione fin troppo vasto: un grande caleidoscopio in cui la mobilità sociale si riattiva nei sensi più diversi e secondo logiche inedite.
Burstin, H. (2021). Dinamiche di declassamento e opportunità di riqualificazione in tempi di crisi. Note a partire dal caso della Rivoluzione francese. In M. Barbot, J.F. Chauvard, S. Levati (a cura di), L'expérience du déclassement social. France-Italie, xvie-premier xixe siècle (pp. 325-339). Roma : Collection de l'École française de Rome.
Dinamiche di declassamento e opportunità di riqualificazione in tempi di crisi. Note a partire dal caso della Rivoluzione francese
H. Burstin
2021
Abstract
Se i processi di declassamento nelle società di antico regime, sono spesso il prodotto di dinamiche lente e progressive, i fenomeni di crisi economica e sociale o politica, sono fattori che contribuiscono a una rapida alterazione di questo ritmo; alcuni processi già in lenta incubazione conoscono una brusca accelerazione, mentre altri si formano a caldo e si sviluppano secondo una logica nuova. Parallelamente sono questi anche i tempi in cui si aprono delle inattese opportunità di riqualificazione a beneficio di strati precedentemente sottoposti a un processo di declassamento e che ora possono aspirare a posti nella società o nello Stato che erano stati precedentemente loro preclusi. Da questo punto di vista le rivoluzioni sono laboratori di straordinario interesse in cui è possibile studiare come dinamiche di declassamento e di riqualificazione si accavallano in modo spesso complesso e disordinato, ma non per questo meno esplicito. Le carte si rimescolano e i giochi si riaprono, prefigurando nuove dinamiche di riorganizzazione della vita sociale. La Rivoluzione francese non fa difetto a questa caratteristica e Parigi in particolare ci offre un campo di osservazione fin troppo vasto: un grande caleidoscopio in cui la mobilità sociale si riattiva nei sensi più diversi e secondo logiche inedite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.