Cosa sia una collezione è noto a tutti e tuttavia, se cominciamo a interrogarci su che cosa tenga insieme attività e oggetti molto diversi fra loro sotto il segno della collezione, le cose non sono più così chiare: si tratta di pratiche culturali diverse che presentano somiglianze di famiglia ma anche profonde discontinuità. Collezionare è molto di più che raccogliere e accumulare degli oggetti, è una pratica di costruzione del sapere, attraverso cui si dà forma alla realtà, ce la si rappresenta e la si espone in forma pubblica o privata: è un modo di darsi ragione del mondo, di costruire un microcosmo tra reale e immaginario che ci parla tanto degli altri come di noi: quello all’opera nella collezione è un pensiero concreto che si fa con le cose. E’ lo spazio in cui si mette ordine nel mondo o nella propria vita, ma anche un modo per esplorare altre possibilità. E’ uno dei luoghi in cui gruppi e persone articolano la propria biografia e costruiscono la propria identità e quella degli altri. Partendo dalle ricerche etnografiche svolte in Italia e in Camerun, Ivan Bargna riflette sulle forme contemporanee del “collezionare” nella quotidianità e nell’arte, dai musei alla discarica, dall’accumulazione compulsiva di cose ed esperienze all’arte di disfarsene, dalle cabine armadio delle nostre case ai tesori dei re dei Grassfields camerunesi. Il collezionismo appare così non come la mania di persone eccentriche (o una prerogativa esclusiva dell’occidente) ma come l’indicatore di dinamiche sociali e culturali più ampie, localmente diversificate e attraversate da flussi globali.

Bargna, I. (2019). Fare mondi con le cose: il collezionismo come pratica culturale. ANTROPOLOGIA MUSEALE.

Fare mondi con le cose: il collezionismo come pratica culturale

Bargna, Ivan
2019

Abstract

Cosa sia una collezione è noto a tutti e tuttavia, se cominciamo a interrogarci su che cosa tenga insieme attività e oggetti molto diversi fra loro sotto il segno della collezione, le cose non sono più così chiare: si tratta di pratiche culturali diverse che presentano somiglianze di famiglia ma anche profonde discontinuità. Collezionare è molto di più che raccogliere e accumulare degli oggetti, è una pratica di costruzione del sapere, attraverso cui si dà forma alla realtà, ce la si rappresenta e la si espone in forma pubblica o privata: è un modo di darsi ragione del mondo, di costruire un microcosmo tra reale e immaginario che ci parla tanto degli altri come di noi: quello all’opera nella collezione è un pensiero concreto che si fa con le cose. E’ lo spazio in cui si mette ordine nel mondo o nella propria vita, ma anche un modo per esplorare altre possibilità. E’ uno dei luoghi in cui gruppi e persone articolano la propria biografia e costruiscono la propria identità e quella degli altri. Partendo dalle ricerche etnografiche svolte in Italia e in Camerun, Ivan Bargna riflette sulle forme contemporanee del “collezionare” nella quotidianità e nell’arte, dai musei alla discarica, dall’accumulazione compulsiva di cose ed esperienze all’arte di disfarsene, dalle cabine armadio delle nostre case ai tesori dei re dei Grassfields camerunesi. Il collezionismo appare così non come la mania di persone eccentriche (o una prerogativa esclusiva dell’occidente) ma come l’indicatore di dinamiche sociali e culturali più ampie, localmente diversificate e attraversate da flussi globali.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
collecting; material culture
Italian
2019
none
Bargna, I. (2019). Fare mondi con le cose: il collezionismo come pratica culturale. ANTROPOLOGIA MUSEALE.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/297393
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