Questo articolo si concentra su un tema scarsamente trattato nel nostro Paese, ovvero quello della discriminazione etnica percepita come determinante che può incidere sulle disuguaglianze di salute a sfavore dei migranti. È stata analizzata l’associazione tra discriminazione etnica percepita in diversi ambiti della vita quotidiana e la salute mentale degli immigrati residenti in Italia. I dati utilizzati provengono dall’indagine “Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri” condotta dall’Istat nel 2011-2012. Attraverso tecniche di analisi statistica multivariata è stata analizzata l’associazione tra la discriminazione percepita e la salute mentale dei migranti, considerando come potenziali confondenti della relazione l’età, il genere, lo stato civile, il livello di istruzione, la condizione occupazionale, l’area geografica di provenienza, l’area di residenza e la durata della permanenza in Italia. L’analisi mette in evidenza che, per i soggetti migranti, la percezione di essere discriminati in quanto cittadini stranieri aumenta la probabilità di riportare uno stato di salute mentale peggiore.
Quaglia, V., Terraneo, M., Tognetti Bordogna, M. (2020). Discriminazione percepita e salute mentale dei migranti. MONDI MIGRANTI(3), 35-54 [10.3280/MM2020-003003].
Discriminazione percepita e salute mentale dei migranti
Quaglia, V;Terraneo, M;
2020
Abstract
Questo articolo si concentra su un tema scarsamente trattato nel nostro Paese, ovvero quello della discriminazione etnica percepita come determinante che può incidere sulle disuguaglianze di salute a sfavore dei migranti. È stata analizzata l’associazione tra discriminazione etnica percepita in diversi ambiti della vita quotidiana e la salute mentale degli immigrati residenti in Italia. I dati utilizzati provengono dall’indagine “Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri” condotta dall’Istat nel 2011-2012. Attraverso tecniche di analisi statistica multivariata è stata analizzata l’associazione tra la discriminazione percepita e la salute mentale dei migranti, considerando come potenziali confondenti della relazione l’età, il genere, lo stato civile, il livello di istruzione, la condizione occupazionale, l’area geografica di provenienza, l’area di residenza e la durata della permanenza in Italia. L’analisi mette in evidenza che, per i soggetti migranti, la percezione di essere discriminati in quanto cittadini stranieri aumenta la probabilità di riportare uno stato di salute mentale peggiore.File | Dimensione | Formato | |
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