Nel settembre 1957, in occasione del secondo Congresso Internazionale di Psichiatria di Zurigo, Roland Kuhn (1912-2005), all’epoca Oberarzt presso la Clinica psichiatrica di Münsterlingen (Thurgau), dava per la prima volta conto della scoperta delle proprietà antidepressive dell’imipramina G 22355. L’evento, se da una parte ha contribuito ad annoverare lo psichiatra svizzero tra i protagonisti di una vera e propria ‘rivoluzione’ nel trattamento psichiatrico degli stati depressivi, dall’altra ha finito per metterne in ombra il ruolo determinante nello sviluppo della Daseinsanalyse in senso psicoterapeutico. Dopo aver sinteticamente inquadrato la figura di Roland Kuhn nel contesto della psichiatria svizzera del primo Novecento e aver ripercorso le tappe che portarono alla sua fondamentale scoperta, il presente intervento intende analizzare la sottile dialettica tra ricerca biochimica e clinica fenomenologica che ne anima l’opera alla luce di una concezione integrata dell’essere umano in senso ‘bio-psicologico’ e di una profonda consapevolezza critica dei limiti e delle condizioni di possibilità del trattamento psicofarmacologico dei disturbi mentali.
Molaro, A. (2020). Il teatro della natura: Roland Kuhn tra fenomenologia e psicofarmacologia. Intervento presentato a: Il teatro della natura: storie, oggetti e metodi della scienza oltre Galilei, Catania (on line).
Il teatro della natura: Roland Kuhn tra fenomenologia e psicofarmacologia
Molaro, A
2020
Abstract
Nel settembre 1957, in occasione del secondo Congresso Internazionale di Psichiatria di Zurigo, Roland Kuhn (1912-2005), all’epoca Oberarzt presso la Clinica psichiatrica di Münsterlingen (Thurgau), dava per la prima volta conto della scoperta delle proprietà antidepressive dell’imipramina G 22355. L’evento, se da una parte ha contribuito ad annoverare lo psichiatra svizzero tra i protagonisti di una vera e propria ‘rivoluzione’ nel trattamento psichiatrico degli stati depressivi, dall’altra ha finito per metterne in ombra il ruolo determinante nello sviluppo della Daseinsanalyse in senso psicoterapeutico. Dopo aver sinteticamente inquadrato la figura di Roland Kuhn nel contesto della psichiatria svizzera del primo Novecento e aver ripercorso le tappe che portarono alla sua fondamentale scoperta, il presente intervento intende analizzare la sottile dialettica tra ricerca biochimica e clinica fenomenologica che ne anima l’opera alla luce di una concezione integrata dell’essere umano in senso ‘bio-psicologico’ e di una profonda consapevolezza critica dei limiti e delle condizioni di possibilità del trattamento psicofarmacologico dei disturbi mentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.