La Regola della Metà è un approccio coerente per la valutazione dei benefici degli utenti, alla base della pratica internazionale per la valutazione di progetti di trasporto. Si presta alla valutazione in contesto intermodale e con induzione di traffico. La Regola della Metà non dimezza la variazione dei costi degli utenti trasferiti da un modo ad un altro, ma calcola il totale dei loro benefici. Permette di rappresentare, con parsimonia di ipotesi, la variabilità intrinseca delle situazioni e delle preferenze fra utenti. È un approccio utile e insostituibile in contesti dove sono disponibili solo dati aggregati. La Regola della Metà ha però proprietà contro-intuitive: può misurare il beneficio degli utenti trasferiti senza riferimento esplicito alla variazione di costo generalizzato di tali utenti. L’unica ipotesi formulata riguarda la distribuzione lineare dei benefici o, in altre parole, assume linearità delle funzioni di domanda. Si propone qui una formalizzazione elementare del calcolo dei benefici degli utenti, che ipotizza realisticamente che una parte dei Costi Generalizzati di ogni utente non sia osservata dall’analista. Questo mette in evidenza una possibile prossimità fra la Regola della Metà e i modelli a Utilità Stocastica. Le alternative alla Regola della Metà mostrano, del resto, importanti limiti. In particolare, il metodo più intuitivo, basato sulla variazione dei Costi Generalizzati, giunge a stime distorte e, a volte, di segno sbagliato. L’utilità della Regola della Metà permane dunque finché il Costo Generalizzato di ogni singolo utente non potrà/possa essere calcolato in maniera esatta.
Massiani, D., Maltese, I. (2019). La Regola della Metà nella valutazione economica delle infrastrutture: utilità e coerenza. RIVISTA DI ECONOMIA E POLITICA DEI TRASPORTI.
La Regola della Metà nella valutazione economica delle infrastrutture: utilità e coerenza
Massiani, D;Maltese, I
2019
Abstract
La Regola della Metà è un approccio coerente per la valutazione dei benefici degli utenti, alla base della pratica internazionale per la valutazione di progetti di trasporto. Si presta alla valutazione in contesto intermodale e con induzione di traffico. La Regola della Metà non dimezza la variazione dei costi degli utenti trasferiti da un modo ad un altro, ma calcola il totale dei loro benefici. Permette di rappresentare, con parsimonia di ipotesi, la variabilità intrinseca delle situazioni e delle preferenze fra utenti. È un approccio utile e insostituibile in contesti dove sono disponibili solo dati aggregati. La Regola della Metà ha però proprietà contro-intuitive: può misurare il beneficio degli utenti trasferiti senza riferimento esplicito alla variazione di costo generalizzato di tali utenti. L’unica ipotesi formulata riguarda la distribuzione lineare dei benefici o, in altre parole, assume linearità delle funzioni di domanda. Si propone qui una formalizzazione elementare del calcolo dei benefici degli utenti, che ipotizza realisticamente che una parte dei Costi Generalizzati di ogni utente non sia osservata dall’analista. Questo mette in evidenza una possibile prossimità fra la Regola della Metà e i modelli a Utilità Stocastica. Le alternative alla Regola della Metà mostrano, del resto, importanti limiti. In particolare, il metodo più intuitivo, basato sulla variazione dei Costi Generalizzati, giunge a stime distorte e, a volte, di segno sbagliato. L’utilità della Regola della Metà permane dunque finché il Costo Generalizzato di ogni singolo utente non potrà/possa essere calcolato in maniera esatta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.