Il 2019 ha visto un accesissimo dibattito a proposito dell’uso dell’Analisi Costi-Benefici per la valutazione delle infrastrutture. Questo tema ha verosimilmente strutturato a lungo il dibattito economico: se da un lato alcune scelte metodologiche sono state sottoposte a una valutazione critica, dall’altro sono state formulate, da parte di vari economisti, diverse proposte metodologiche alternative. La stessa legittimità di questa tecnica è stata oggetto di considerevole discussione. Scopo del presente articolo è di fare il punto su alcune critiche emerse, partendo da uno dei documenti cardine del dibattito, la Nota pubblicata da un esperto incaricato dal MIT. Si tratterà di valutare la coerenza degli argomenti espressi e di capire come possano influire sul futuro della valutazione in Italia. Tracceremo anche alcune prospettive su quali passi possano essere intrapresi perché la valutazione economica risulti utile nella pianificazione delle politiche dei trasporti. La nostra analisi suggerisce che molte critiche allora formulate sono poco rigorose se non incoerenti. Solo un’attenzione maggiore da parte di tutte le parti coinvolte per la disciplina e la necessità di comunicarne nel modo giusto i risultati consentirà di non privarsi di uno strumento utile quale l’Analisi Costi-Benefici.
Massiani, D. (2019). Una nota discordante: Il futuro dell’Analisi Costi-Benefici dopo il 2019. RIVISTA DI ECONOMIA E POLITICA DEI TRASPORTI.
Una nota discordante: Il futuro dell’Analisi Costi-Benefici dopo il 2019
Massiani, D
2019
Abstract
Il 2019 ha visto un accesissimo dibattito a proposito dell’uso dell’Analisi Costi-Benefici per la valutazione delle infrastrutture. Questo tema ha verosimilmente strutturato a lungo il dibattito economico: se da un lato alcune scelte metodologiche sono state sottoposte a una valutazione critica, dall’altro sono state formulate, da parte di vari economisti, diverse proposte metodologiche alternative. La stessa legittimità di questa tecnica è stata oggetto di considerevole discussione. Scopo del presente articolo è di fare il punto su alcune critiche emerse, partendo da uno dei documenti cardine del dibattito, la Nota pubblicata da un esperto incaricato dal MIT. Si tratterà di valutare la coerenza degli argomenti espressi e di capire come possano influire sul futuro della valutazione in Italia. Tracceremo anche alcune prospettive su quali passi possano essere intrapresi perché la valutazione economica risulti utile nella pianificazione delle politiche dei trasporti. La nostra analisi suggerisce che molte critiche allora formulate sono poco rigorose se non incoerenti. Solo un’attenzione maggiore da parte di tutte le parti coinvolte per la disciplina e la necessità di comunicarne nel modo giusto i risultati consentirà di non privarsi di uno strumento utile quale l’Analisi Costi-Benefici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.