L’autunno del 2008 sarà ricordato negli Stati Uniti per l’inizio della seconda grande crisi economica, il crollo della borsa e la bancarotta di diverse società legate al credito e alla finanza immobiliare. Analisti finanziari, economisti ed altri studiosi concordano nel ritenere che, benché sia nata dalla crisi dei mutui sub-prime a tasso variabile, la crisi economica americana affondi le proprie radici nel problema del difficile accesso delle famiglie americane al mercato immobiliare. A partire dall’inizio degli anni 2000, negli Stati Uniti si è verificato un aumento molto sostenuto dei prezzi delle case, che ha provocato un elevato indebitamento delle famiglie per l’acquisto di abitazioni. La questione casa nel dibattito americana si è riproposta all’inizio del nuovo millennio sotto il tema della housing affordability, cioè la capacità di una famiglia ad accedere ad uno dei beni primari, cioè la casa, e quello della negative equity, cioè quando il valore di un bene immobile con mutuo è inferiore al quota di mutuo stesso. Sebbene la questione abitativa negli Stati Uniti fosse certamente diversa da quella degli stati europei, il rischio che l’onda lunga della crisi immobiliare si propagasse non era da sottovalutare. Nonostante le politiche abitative in Europa fossero state dei pilastri importanti dei modelli di welfare nazionali (Balchin 1996), gli anni 90’ sono stati segnati da una forte contrazione del settore pubblico, ma anche da una forte deregulation del settore privato. Lo scenario immobiliare in Europa non era in realtà molto dissimile da quello nord americano, con una forte crescita dei prezzi delle case e sistemi ipotecari che trasferiscono il rischio sul compratore. A due anni dalla crisi non è ancora facile valutarne gli effetti, tuttavia il saggio tenterà di analizzare come alcuni elementi critici siano già presenti in Italia e in particolare a Milano. Nelle prossime pagine si descriverà come tali criticità da un lato facciano emergere concrete condizioni di disagio per un numero crescente di abitanti, dall’altro implichino rischi potenziali per l’equilibrio del sistema urbano nel suo complesso.

Mugnano, S., Palvarini, P. (2011). La crisi economica e Milano: uno scenario abitativo a rischio. In R. Lodigiani, M. Garzonio, M. Vitale (a cura di), Milano 2011: dentro la crisi e oltre: dare gambe alla speranza. Milano : Franco Angeli.

La crisi economica e Milano: uno scenario abitativo a rischio

MUGNANO, SILVIA;PALVARINI, PIETRO GIUSEPPE
2011

Abstract

L’autunno del 2008 sarà ricordato negli Stati Uniti per l’inizio della seconda grande crisi economica, il crollo della borsa e la bancarotta di diverse società legate al credito e alla finanza immobiliare. Analisti finanziari, economisti ed altri studiosi concordano nel ritenere che, benché sia nata dalla crisi dei mutui sub-prime a tasso variabile, la crisi economica americana affondi le proprie radici nel problema del difficile accesso delle famiglie americane al mercato immobiliare. A partire dall’inizio degli anni 2000, negli Stati Uniti si è verificato un aumento molto sostenuto dei prezzi delle case, che ha provocato un elevato indebitamento delle famiglie per l’acquisto di abitazioni. La questione casa nel dibattito americana si è riproposta all’inizio del nuovo millennio sotto il tema della housing affordability, cioè la capacità di una famiglia ad accedere ad uno dei beni primari, cioè la casa, e quello della negative equity, cioè quando il valore di un bene immobile con mutuo è inferiore al quota di mutuo stesso. Sebbene la questione abitativa negli Stati Uniti fosse certamente diversa da quella degli stati europei, il rischio che l’onda lunga della crisi immobiliare si propagasse non era da sottovalutare. Nonostante le politiche abitative in Europa fossero state dei pilastri importanti dei modelli di welfare nazionali (Balchin 1996), gli anni 90’ sono stati segnati da una forte contrazione del settore pubblico, ma anche da una forte deregulation del settore privato. Lo scenario immobiliare in Europa non era in realtà molto dissimile da quello nord americano, con una forte crescita dei prezzi delle case e sistemi ipotecari che trasferiscono il rischio sul compratore. A due anni dalla crisi non è ancora facile valutarne gli effetti, tuttavia il saggio tenterà di analizzare come alcuni elementi critici siano già presenti in Italia e in particolare a Milano. Nelle prossime pagine si descriverà come tali criticità da un lato facciano emergere concrete condizioni di disagio per un numero crescente di abitanti, dall’altro implichino rischi potenziali per l’equilibrio del sistema urbano nel suo complesso.
Capitolo o saggio
questione abitativa, Milano, crisi economica
Italian
Milano 2011: dentro la crisi e oltre: dare gambe alla speranza
Lodigiani, R; Garzonio, M; Vitale, M
2011
978-88-568-4023-0
Franco Angeli
Mugnano, S., Palvarini, P. (2011). La crisi economica e Milano: uno scenario abitativo a rischio. In R. Lodigiani, M. Garzonio, M. Vitale (a cura di), Milano 2011: dentro la crisi e oltre: dare gambe alla speranza. Milano : Franco Angeli.
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