Importanti fenomeni di lisciviazione dei nitrati dai suoli, determinati dalle pratiche di fertilizzazione messe in atto dall’uomo, sembrano interessare circa il 2,5% degli ecosistemi terrestri, i quali disperderebbero verso le acque sotterranee più di 30 kg ha-1 anno-1 (Lin et al., 2001). In anni recenti, in alcune aree del nord Italia la concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee è aumentata, arrivando anche a superare il limite di 50 mg l-1 NO3 stabilito per le acque potabili. Spesso, la causa di queste situazioni è stata attribuita all’utilizzo a scopo fertilizzante dell’azoto, derivante specialmente da effluenti zootecnici ed eccedente i fabbisogni delle colture. E’ tuttavia molto difficile quantificare gli effetti esterni della gestione dei reflui di allevamento, in quanto la dinamica dell’azoto nei suoli ed i processi che governano la lisciviazione dei nitrati sono molto complessi (Grignani e Zavattaro, 2000). L’incremento delle concentrazioni di nitrati nelle acque sotterranee negli ultimi anni si è anche riscontrato in aree definite come vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola nella regione Emilia-Romagna (Chahoud, 2001). In alcune di queste aree, al fine di ampliare le conoscenze sulla dinamica dell’azoto nei suoli emiliani, l’Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo Sostenibile della stessa regione ha finanziato una ricerca dal titolo: “Controllo della genesi, trasformazione e migrazione dei nitrati dal suolo alle acque superficiali e sotterranee” (acronimo GetramiN). Essa ha riguardato: 1. la genesi dei nitrati nello strato arabile del suolo. In diversi appezzamenti sono state verificate l’efficienza di utilizzazione dell’azoto e le variazioni nella quantità di nitrati nel suolo, in funzione delle quantità di azoto apportate, delle condizioni meteorologiche e delle precessioni colturali. 2. la migrazione dei nitrati attraverso la zona insatura. La percolazione dei nitrati è stata studiata attraverso la caratterizzazione ed il monitoraggio di tre siti sperimentali localizzati in aree vulnerabili della regione Emilia-Romagna e attrezzati con strumenti per il monitoraggio delle acque del suolo.

Mantovi, P., Tabaglio, V., Ligabue, M., Davolio, R., Guemandi, M., Fumagalli, M., et al. (2004). Il progetto GeTraMiN:" Controllo della enesi, trasformazione e migrazione dei nitrati dal suolo alle acque superficiali e sotteranee. In A. Martinelli, P. Stranieri (a cura di), Sistemi agricoli e inquinamento da nitrati - Agricultural systems and nitrates pollution (pp. 227-243). Perugia : Arpa Umbria.

Il progetto GeTraMiN:" Controllo della enesi, trasformazione e migrazione dei nitrati dal suolo alle acque superficiali e sotteranee

FUMAGALLI, MARIA LETIZIA;
2004

Abstract

Importanti fenomeni di lisciviazione dei nitrati dai suoli, determinati dalle pratiche di fertilizzazione messe in atto dall’uomo, sembrano interessare circa il 2,5% degli ecosistemi terrestri, i quali disperderebbero verso le acque sotterranee più di 30 kg ha-1 anno-1 (Lin et al., 2001). In anni recenti, in alcune aree del nord Italia la concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee è aumentata, arrivando anche a superare il limite di 50 mg l-1 NO3 stabilito per le acque potabili. Spesso, la causa di queste situazioni è stata attribuita all’utilizzo a scopo fertilizzante dell’azoto, derivante specialmente da effluenti zootecnici ed eccedente i fabbisogni delle colture. E’ tuttavia molto difficile quantificare gli effetti esterni della gestione dei reflui di allevamento, in quanto la dinamica dell’azoto nei suoli ed i processi che governano la lisciviazione dei nitrati sono molto complessi (Grignani e Zavattaro, 2000). L’incremento delle concentrazioni di nitrati nelle acque sotterranee negli ultimi anni si è anche riscontrato in aree definite come vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola nella regione Emilia-Romagna (Chahoud, 2001). In alcune di queste aree, al fine di ampliare le conoscenze sulla dinamica dell’azoto nei suoli emiliani, l’Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo Sostenibile della stessa regione ha finanziato una ricerca dal titolo: “Controllo della genesi, trasformazione e migrazione dei nitrati dal suolo alle acque superficiali e sotterranee” (acronimo GetramiN). Essa ha riguardato: 1. la genesi dei nitrati nello strato arabile del suolo. In diversi appezzamenti sono state verificate l’efficienza di utilizzazione dell’azoto e le variazioni nella quantità di nitrati nel suolo, in funzione delle quantità di azoto apportate, delle condizioni meteorologiche e delle precessioni colturali. 2. la migrazione dei nitrati attraverso la zona insatura. La percolazione dei nitrati è stata studiata attraverso la caratterizzazione ed il monitoraggio di tre siti sperimentali localizzati in aree vulnerabili della regione Emilia-Romagna e attrezzati con strumenti per il monitoraggio delle acque del suolo.
Capitolo o saggio
nitrati, vulnerabilità, modelli, MACRO, SOILN
Italian
Sistemi agricoli e inquinamento da nitrati - Agricultural systems and nitrates pollution
Martinelli, A; Stranieri, P
2004
Arpa Umbria
227
243
Mantovi, P., Tabaglio, V., Ligabue, M., Davolio, R., Guemandi, M., Fumagalli, M., et al. (2004). Il progetto GeTraMiN:" Controllo della enesi, trasformazione e migrazione dei nitrati dal suolo alle acque superficiali e sotteranee. In A. Martinelli, P. Stranieri (a cura di), Sistemi agricoli e inquinamento da nitrati - Agricultural systems and nitrates pollution (pp. 227-243). Perugia : Arpa Umbria.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/28904
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