Nel vasto panorama di studi su Platone politico che si diffuse in Germania nella prima metà del xx secolo a partire dall’opera di von Wilamowitz-Moellendorff, in netta discontinuità con la precedente immagine di Platone come filosofo eminentemente teoretico, spicca la lettura del filosofo del diritto e giurista austriaco Hans Kelsen. La valutazione proposta da Kelsen del Platone politico è però di segno nettamente opposto a quella che nello stesso periodo autori come Werner Jaeger, Julius Stenzel e Kurt Hildebrandt posero a fondamento di un’esaltazione di Platone come educatore e come modello per una rifondazione della società tedesca. Per Kelsen, il tentativo platonico di dare fondamento, nella dottrina delle idee, a una giustizia assoluta conduce ad una inaccettabile subordinazione della verità alla giustizia e nell'intero progetto politico e sociale di Platone. Il contributo esamina i presupposti e gli argomenti della critica kelseniana all'assolutismo filosofico di Platone, che tende inevitabilmente a condurre verso forme di assolutismo politico. Alla ricerca di un fondamento assoluto della normatività si contrappone in Kelsen la costruzione di una teoria del fondamento relativo ed ipotetico di ogni forma di normatività sociale.
Passerini Glazel, L., Di Lucia, P. (2020). L’illusione della giustizia e il valore della verità. Hans Kelsen e la filosofia sociale di Platone. In M. Bonazzi, R. Colombo (a cura di), Sotto il segno di Platone. Il conflitto delle interpretazioni nella Germania del Novecento (pp. 111-132). Roma : Carocci.
L’illusione della giustizia e il valore della verità. Hans Kelsen e la filosofia sociale di Platone
Passerini Glazel, L
Co-primo
;
2020
Abstract
Nel vasto panorama di studi su Platone politico che si diffuse in Germania nella prima metà del xx secolo a partire dall’opera di von Wilamowitz-Moellendorff, in netta discontinuità con la precedente immagine di Platone come filosofo eminentemente teoretico, spicca la lettura del filosofo del diritto e giurista austriaco Hans Kelsen. La valutazione proposta da Kelsen del Platone politico è però di segno nettamente opposto a quella che nello stesso periodo autori come Werner Jaeger, Julius Stenzel e Kurt Hildebrandt posero a fondamento di un’esaltazione di Platone come educatore e come modello per una rifondazione della società tedesca. Per Kelsen, il tentativo platonico di dare fondamento, nella dottrina delle idee, a una giustizia assoluta conduce ad una inaccettabile subordinazione della verità alla giustizia e nell'intero progetto politico e sociale di Platone. Il contributo esamina i presupposti e gli argomenti della critica kelseniana all'assolutismo filosofico di Platone, che tende inevitabilmente a condurre verso forme di assolutismo politico. Alla ricerca di un fondamento assoluto della normatività si contrappone in Kelsen la costruzione di una teoria del fondamento relativo ed ipotetico di ogni forma di normatività sociale.File | Dimensione | Formato | |
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